Quando pensiamo al recupero crediti pensiamo soprattutto alla parte giudiziaria e agli atti esecutivi (in particolare il pignoramento) che non lasciano scampo al debitore insolvente per un lieve ritardo in una rata. In realtà la situazione è ben diversa: il debitore ha almeno tre possibilità di ottemperare al proprio debito prima che l’agenzia di recupero crediti si rivolga all’autorità giudiziaria.
Infatti, c’è una fase che intercorre tra il debito insoluto e la fase giudiziaria che viene definita stragiudiziale. In pratica, il debitore insolvente ha una prima lettera di sollecito del pagamento del debito in un’unica soluzione, oppure attraverso una rateizzazione da concordare con l’agenzia di recupero crediti entro una certa data.
Allo scadere della lettera, il debitore viene contattato prima telefonicamente o via e-mail, successivamente tramite un incaricato dell’agenzia di recupero crediti che illustra la situazione e si rende disponibile ad accordarsi purché il debito sia saldato. L’ultima richiesta formale è la messa in mora, ovvero una raccomandata con ricevuta di ritorno dove si richiede al debitore di saldare il proprio debito.
Se anche in questa fase non ci sono possibilità di accordo, il tribunale può avviare la procedura di pignoramento di beni mobili o immobili di proprietà del debitore.