I prestiti a protestati sono finanziamenti dedicati a chi in passato ha avuto difficoltà con il rimborso delle rate, in questa guida cerchiamo di spiegare quali sono le caratteristiche di questi prestiti e come è possibile ottenerli.
IN COSA CONSISTE UN PROTESTO
Un protesto consiste nell’accertamento del mancato pagamento di un titolo di credito come una cambiale o le rate di un prestito o di un mutuo.
La constatazione viene eseguita da un pubblico ufficiale mentre il protesto viene redatto, non oltre i due giorni feriali seguenti alla scadenza del titolo di credito, da un notaio o da un ufficiale giudiziario.
I protesti vengono poi trasmessi alla Camera di Commercio che si occupa di inserire i protestati in uno speciale registro chiamato Registro Informatico dei protesti.
Il protestato rimane in questo registro per cinque anni ma ha la possibilità di essere cancellato anticipatamente presentando, dopo che è passato un anno dal momento del protesto, un’istanza di riabilitazione al tribunale o al dirigente responsabile dell’ufficio protesti della camera di commercio con le prove del pagamento del titolo di credito protestato.
Dopo che è avvenuto l’atto di protesto, chi possiede il titolo di credito insoluto ha la possibilità di intraprendere azioni legali contro il debitore.
Queste azioni legali si sviluppano in tre fasi.
La prima è l‘atto di precetto con cui il debitore viene intimato di pagare l’importo dovuto aumentato degli interessi entro un periodo di tempo che non deve essere inferiore a dieci giorni.
La seconda fase è il pignoramento dei beni, se il debitore non ha pagato entro il termine stabilito dall’atto di precetto, può avvenire l’espropriazione dei beni.
Se il debitore non salda il debito, si passa alla terza fase che consiste nella vendita dei beni pignorati.
COME OTTENERE I PRESTITI A PROTESTATI
Dopo che abbiamo visto in modo dettagliato in cosa consiste un protesto, possiamo analizzare il modo in cui vengono concessi i prestiti a protestati.
L’accesso ai finanziamenti da parte dei protestati avviene solo quando sono presenti determinate condizioni, le banche concedono prestiti a protestati dopo un’analisi molto dettagliata della situazione economica di chi fa la richesta.
Concedere un prestito a chi ha avuto un problema con i pagamenti in passato rappresenta infatti un rischio per gli istituti di credito.
La situazione più semplice è quella dei lavoratori dipendenti, in presenza di uno stipendio fisso e di un lavoro a tempo indeterminato le banche possono concedere prestiti a protestati attraverso la cessione del quinto.
La cessione del quinto offre infatti garanzie importanti visto che il rimborso delle rate avviene con trattenute sulla busta paga del lavoratore.
Risulta più complesso ottenere un prestito a protestati per chi non ha uno stipendio fisso, in questo caso è necessario fornire garanzie alternative e la soluzione è data dalle proprietà personali.
Chi possiede infatti un immobile può utilizzare questo come garanzia.
Molto spesso è richiesta inoltre la frima di un garante, una persona dalla situazione finanziaria solida che si assume il rischio del mancato rimborso del debito da parte del richiedente.