Lo Stato ha ideato un nuovo prestito creditizio in favore dei giovani che hanno una prima occupazione nel pubblico impiego con contratti a tempo determinato, che fino ad oggi non potevano accedere ad un mutuo per l’acquisto della propria abitazione.
L’iniziativa ha come partner l’ABI (Associazione Bancaria Italiana) e consente ai giovani precari di richiedere mutui a tassi agevolati che non superino i 200000 euro per acquistare un appartamento (purché lo stesso non sia di lusso e i giovani non dispongano di un usufrutto presso parenti).
Per accedere a questo finanziamento, è necessario non avere più di 35 anni al momento della richiesta e un Isee non superiore ai 35000 euro. Lo Stato interviene facendosi da garante e costringendo le banche ad applicare un tasso di interesse non superiore a quello legale (che si è ulteriormente abbassato dopo la decisione di Draghi di abbassare gli interessi della BCE).
Per il resto, il mutuo prima casa è identico ad altri strumenti creditizi, dove però le spese accessorie possono essere detratte per un massimo del 5% dell’importo erogato. Solo il 40% degli istituti di credito ha aderito all’iniziativa, quindi vi consigliamo di visitare il sito dell’ABI per maggiori informazioni sui Gruppi aderenti.