In questo articolo vediamo come fare una ricevuta per prestazione occasionale in modo semplice e veloce.
Una prestazione lavorativa occasionale consiste in un lavoro che abbia una durata che non supera i 30 giorni all’interno dell’intero anno solare e che abbia una retribuzione che non sia superiore ai 5000 euro.
Solitamente questo genere di collaborazione non si formalizza con un contratto lavorativo, ma con la emissione appunto di una ricevuta per prestazione occasionale che toccherà al lavoratore emettere.
Per compilare una ricevuta per Prestazione Occasionale, si indica, in alto a destra, l’intestazione del lavoratore, ovvero Nome, Cognome, Indirizzo completo e Codice Fiscale.
In alto a destra, va invece l’intestazione del committente per cui viene svolta la prestazione.
Subito sotto, inseriamo la data di emissione della ricevuta.
Il testo è solitamente abbastanza fluente, nel senso che si tratta di una vera e propria lettera formale e non, ad esempio come in una fattura, un mero elenco.
Il testo potrebbe assomigliare a qualcosa di questo genere:
Con la presente, sono ad addebitarVi la somma di Euro xxxx,xx dovutami a titolo di compenso per la prestazione d’opera riguardante l’attività di ……. , da me svolta dal giorno xx/xx/xxxx al giorno xx/xx/xxxx .
Possiamo anche eventualmente specificare le modalità di pagamento.
A seguito del testo, dovremmo aggiungere il compenso, che sarà soggetto a Ritenuta di Acconto pari al 20%, e che dovremo specificare nella ricevuta.
Avremo quindi una parte che sarà simile a questa
Totale 100,00 Euro
R.A. +20’% 20,00 Euro
Totale a Pagare 80,00 Euro
Seguiranno poi le nostre coordinate bancarie o gli altri eventuali dati per rendere possibile il pagamento.
Scriviamo anche, in basso a destra, il nostro nome e cognome sotto il quale, una volta stampata la ricevuta, non scorderemo di apporre la nostra firma ben leggibile.
Una nota aggiuntiva che potrebbe sembrare superflua: pur avendo la forma di una lettera formale, la ricevuta per una prestazione occasionale è, a tuti gli effetti, un documento fiscale, quindi non solo non occorre, ma è assai fuori luogo aggiungere, in qualche parte della lettera, i saluti.