In questo articolo spieghiamo in cosa consiste la retribuzione annua lorda.
Capita spesso e volentieri che un lavoratore, busta paga alla mano, non comprenda alcune terminologie nelle voci che la vanno a comporre.
Questa mancanza di informazione è molto diffusa, anche perchè a meno di frequentare un corso specialistico, nessuno ci spiega di cosa si tratta
Allora capita di non riuscire a leggere e interpretare correttamente tutti gli elementi che vanno a formare il nostro stipendio.
Non si è a volte in grado di rispondere alla domanda relativa al proprio RAL.
In busta paga ci sono accrediti e trattenute, suddivisi a loro volta in altre voci. Il tutto sembra scritto volutamente per confondere il lavoratore. Proviamo ad analizzare i punti della busta paga.
La retribuzione è composta da una parte fissa che non varia a seconda delle prestazioni del lavoratore, e una parte variabile che, al contrario, muta a seconda delle prestazioni che il lavoratore ha concesso nel periodo interessato.
Il RAL, retribuzione annua lorda, è composto da cinque elementi distinti
-Minimo contrattuale stabilito per legge, che varia a seconda del livello e del CCNL, chiamato anche paga base, si può trovare in rete suddiviso per tipo di contratto.
-Scatto, un importo fisso che viene concesso ogni due, tre o cinque anni, a seconda del contratto e del livello di inquadramento
-Indennità di contingenza, anch’essa stabilita per legge, è un adeguamento della retribuzione, una volta, fino al 1992, si basava sull’inflazione, ma questa procedura è stata modificata e ora è una quota fissa che varia in base a livello e contratto
-Superminimo, assorbibile o meno, non compare nel CCNL ma viene stabilito nella contrattazione tra lavoratore e datore di lavoro, è importante il concetto per cui non è un elemento obbligatorio in busta paga, ma lo decide sostanzialmente il datore di lavoro per aggiudicare al dipendente una retribuzione superiore rispetto al minimo contrattuale stabilito per il livello interessato. Se assorbibile, a ogni aumento contrattuale, il datore di lavoro può decidere di ridurre semplicemente la quota di superminimo, con la conseguenza che il lavoratore non percepisce aumenti, fino ad esaurimento dello stesso superminimo
-Assegno supplementare, conosciuto anche come terzo elemento e varia a seconda della provincia in cui si presta attività lavorativa
Tutti questi elementi vanno a comporre quello che si definisce, appunto, RAL e risulta essere in definitiva il nostro stipendio annuo lordo.