I Pronti contro Termine rappresentano una forma di investimento che ha ottenuto un grande successo nell’ultimo periodo, in questo articolo vediamo quali sono i rischi e il rendimento dei Pronti contro Termine 2013.
Il funzionamento è piuttosto semplice, gli investitori si impegnano a comprare un certo numero di obbligazioni, ottenendone un certo rendimento. Al termine delle obbligazioni, gli investitori li vendono nuovamente all’istituto di credito dal quale inizialmente avevano comprato questi titoli al prezzo stabilito in precedenza che è pari al prezzo di acquisto maggiorato degli interessi.
I Pronti contro Termine rappresentano una forma di raccolta indiretta da parte del sistema bancario, l’investitore effettua infatti un deposito presso l’istituto di credito tramite cui avrà un interesse ma questo non è garantito dal fondo interbancario di tutela dei depositi. La garanzia è rappresentata dal titolo.
Il vantaggio di questo tipo di investimenti è da individuare nel rendimento, superiore a quello dei titoli di stato. Calcolare il rendimento dei pronto contro termine è piuttosto semplice, basta utilizzare la seguente formula.
36500 * (valore netto che viene incassato alla scadenza – somma pagata all’inizio)/ somma pagata all’inizio * giorni di durata dell’operazione.
Sono però presenti anche alcuni svantaggi che è necessario conoscere.
-I Pronti contro Termine richiedono l’apertura del conto titoli e quindi è necessario pagare il relativo bollo. Possono essere inoltre applicate spese fisse che riducono il rendimento.
-Nel caso di fallimento della banca, l’investitore potrebbe rivalersi solo sul titolo visto che non esiste la garanzia del fondo interbancario di tutela dei depositi.
I Pronti contro Termine rappresentano una soluzione interessante per chi vuole effettuare un investimento a breve termine.