In questo articolo vediamo quali sono le novità per l’aliquota Ires 2013.
L’IRES è un’imposta che incide sui redditi delle aziende che svolgono la loro attività dopo aver aperto la partita IVA , sono esclusi da questa tassazione i lavoratori autonomi e i dipendenti a tempo determinato o indeterminato, nata nel 2004 in sostituzione di un’altra tassa, l’IRPEG, in linea con le direttive dell’Unione Europea.
I lavoratori autonomi pagano già i contributi sulla propria produzione con tasse diverse mentre i lavoratori dipendenti ricevono lo stipendio già al netto delle tasse, che vengono detratte dal datore di lavoro prima dell’erogazione. Nemmeno gli enti non commerciali, come le associazioni, pagano l’IRES, perché vivono di donazioni e non di un vero e proprio reddito.
L’IRES rappresenta una voce di entrata per le Regioni, che devono limitare un po le spese dopo i problemi che hanno travolto grandi Regioni. L’aliquota dell’IRES può cambiare negli anni, in base alle direttive fiscali dello Stato.
In generale, l’IRES riguarda le medie e grandi aziende, soprattutto nei settori dell’agricoltura e dell’allevamento, che utilizzano i servizi regionali per le forniture e per i servizi utili per la propria attività imprenditoriale.
Sempre per aver usufruito dei servizi regionali, anche gli enti pubblici sono tenuti a pagare questa imposta, accanto ai trust, anche se non residenti sul territorio nazionale, purché abbiano una filiale sul territorio nazionale.
L’IRES va versata direttamente all’Agenzia delle Entrate e viene calcolata in base alla propria dichiarazione dei redditi. Tutte le ricevute che riguardano il pagamento di questa tassa devono essere conservate gelosamente dalle imprese che la pagano per eventuali accertamenti fiscali.
Per il 2013, l’aliquota per l’IRES è fissata al 27,50% del reddito prodotto grazie alla propria attività.