In passato abbiamo parlato del controllo degli assegni bancari, oggi vediamo invece come fare il cambio assegni bancari.
Gli assegni, secondo recenti statistiche della Banca d’Italia, risultano essere il metodo di pagamento più diffuso per gli acquisti di media portata. Per evitare spiacevoli inconvenienti, quali truffe o raggiri, è indispensabile conoscere alcune regole alle quali attenersi scrupolosamente.
L’assegno può essere utilizzato dal traente, colui che emette l’assegno, per pagare una somma di denaro dovuta ad un creditore, oppure intestato a se medesimo per prelevare somme di contanti superiori a quelle erogate dagli sportelli bancomat.
L’assegno va versato sul proprio conto corrente, la propria banca provvederà a mettersi in contatto con la banca di riferimento, e a svolgere tutte le operazioni necessarie. In alternativa, si può chiedere il pagamento diretto alla banca di emissione. La legge italiana definisce un assegno pagabile a vista, quindi basta recarsi in banca perché venga cambiato in denaro contante.
A causa però, delle numerose truffe subite, le banche hanno imposto ai loro dipendenti di rispettare scrupolosamente una serie di obblighi prima di poter cambiare l’assegno
-L’intestatario dell’assegno si deve recare nella filiale ove il conto corrente del traente è radicato.
-Gli assegni devono avere un importo inferiore a 1000 euro, e devono espressamente contenere il nome del beneficiario o la ragione sociale della società ad esso intestata.
-Il beneficiario deve presentare un documento d’identità valido, a volte anche due, questo per permettere un controllo incrociato.
-La riscossione deve avvenire entro 8 giorni lavorativi, se si è residenti nello stesso comune della banca, o entro 15 giorni se si risiede in un altro comune.
Utilizzare gli assegni per gli acquisti importanti è sicuramente il mezzo più comodo e veloce, tuttavia non bisogna mai dimenticare di applicare i piccoli accorgimenti sopra indicati. Questo permetterà di evitare spiacevoli inconvenienti o sgradite sorprese.