Il vaglia postale circolare è poco utilizzato come formula di pagamento, ma resta un ottimo modo per rendere tracciabile e dimostrare di aver già effettuato una transazione commerciale.
Se in passato l’ufficio postale corrispondeva la somma versata al beneficiario per posta, oggi si può accreditare la somma al beneficiario senza doverlo incontrare, tramite assegno circolare.
Il pagamento è sicuro e non serve il conto corrente, perché l’importo inserito nel vaglia postale circolare viene pagato direttamente all’ufficio postale accanto al modulo, che potrete richiedere allo sportello.
Con il vaglia non è possibile inviare moltissimo denaro, perché ci sono delle limitazioni. La commissione dipende dallo sportello, ma per chi ha un conto corrente ed effettua il vaglia da lì non ci sono spese accessorie.
Il vaglia può essere ricevuto solo dal beneficiario indicato sul titolo, questa caratteristica ha il nome di non trasferibilità, se siete sicuri del vostro pagamento, potete pagare qualcosa in più per richiedere l’assenza della non trasferibilità e consentire così al beneficiario di far riscuotere la somma da un’altra persona con sua delega.
Oltre all’importo, chi paga può scegliere di inserire una causale, simile a quella usata per i bollettini postali, ma è facoltativa. Per riscuotere il pagamento, il destinatario dovrà andare all’ufficio postale entro il 31 Dicembre dell’anno successivo a quello dell’emissione del titolo, con i documenti di riconoscimento che servono a verificare l’identità del beneficiario.
Anche chi emette il vaglia deve portare i propri documenti di riconoscimento e sapere alcune informazioni come nome, cognome e indirizzo del beneficiario, importo da versare, causale e codice fiscale di chi paga il vaglia. L’ufficio postale mette a disposizione per i vaglia l’apposita modulistica, che va compilata e consegnata. L’incaricato provvederà poi a darvi la ricevuta timbrata, che vi garantirà sul pagamento versato con il vaglia, farà fede in sede legale.