In questo articolo spieghiamo in cosa consiste lo scontrino fiscale manuale.
Forse non tutti lo sanno, ma esistono occasioni in cui siamo soliti non fare rischiesta dello scontrino fiscale, magari per abitudine, mentre invece i rivenditori sono obbligati a fornirci uno strumento fiscale che dimostri la avvenuta vendita.
Se nel caso dei negozi è normale aspettarsi di ricevere uno scontrino fiscale, in altre situazioni non è poi così evidente e questi sono spesso i casi in cui sussiste l’obbligo del rilascio di uno scontrino fiscale manuale, perchè non esiste l’obbligo di tenere un registratore di cassa fiscale.
Quello che forse non tutti sanno è che anche lo scontrino fiscale manuale può essere utilizzato per le detrazioni d’imposta.
Devono emettere scontrino fiscale manuale, se non dotati di registratore di cassa fiscale, coloro che esercitano la loro attività commerciale sul suolo pubblico, come gli esercenti che vendono la merce nelle bancarelle dei vari mercati rionali o stagionali o degli esercenti che hanno attività non dotate di sede di vendita stabile, come ad esempio i vari chioschi mobili per la vendita d alimenti.
Chiaramente per scontrino fiscale manuale non si intende necessariamente uno scontrino fiscale compilato a mano con la penna, può essere anche uno scontrino fiscale prestampato che venga emesso da una stampatrice.
Lo scontrino fiscale manuale dovrà avere numerazione univoca e progressiva e risulta essere obbligatorio nel caso in cui le vendite registrate nell’anno solare precedente risultino essere inferiori al numero di 4000.
Oltre le 4000 vendite l’anno, scatta invece in automatico l’obbligo di emettere regolare ricevuta fiscale.
Oltre alla numerazione progressiva, lo scontrino fiscale manuale dovrà riportare la denominazione della azienda, inclusa la ragione sociale od il nome del titolare della azienda stessa. Dovrà ovviamente riportare il numero di Partita Iva, il valore scambiato, la data e l’ora di emissione dello scontrino fiscale manuale stesso.