Esiste in Italia la possibilità di ottenere un rimborso riguardante il canone d’affitto della casa.
Quindi, in base a questa normativa, chi sottoscrive un contratto di affitto, ha diritto a due tipi di agevolazione. La prima riguarda la detrazione d’imposta, stabilita e regolata dal sistema fiscale italiano, e la seconda, invece, è a livello comunale e si identifica con il nome di Contributo ad integrazione del canone di locazione.
Vediamo meglio di cosa si tratta. Le detrazioni d’imposta, si indicheranno nella dichiarazione dei redditi, mentre il contributo integrativo sarà elargito in base ad un concorso comunale con cadenza annuale.
Le eventuali detrazioni a cui si ha diritto vanno indicate in esplicito sul modello Unico oppure sul modello 730, ogni anno. Esistono dei parametri che stabiliscono chi ha diritto a queste detrazioni e chi no, ovviamente. Uno di questi è senz’altro il reddito annuale, che non deve superare un certo limite. Queste agevolazioni vengono elargite anche a chi stipula un contratto d’affitto a canone convenzionato, o chi è costretto a spostare la propria residenza per seguire l’impegno lavorativo, entro un certo raggio dalla sede di lavoro.
Il bando di concorso che riguarda il contributo per i contratti d’affitto viene indetto una volta l’anno da molti comuni italiani. Anche qui ci sono alcuni parametri e limiti da rispettare per poter accedere alla domanda. Il bando stabilisce modi, tempi e metodi per la consegna della domanda da parte dei cittadini presso il comune di residenza allo sportello preposto per l’occasione.
Questo tipo di domanda si può anche presentare ai CAAF, Centri Autorizzati di Assistenza Fiscale.
Il contributo spettante ad ogni inquilino varia a seconda di alcuni parametri, tra cui il numero dei componenti del nucleo familiare, il reddito che deve rimanere sotto una certa soglia, e anche l’importo del canone versato annualmente.
Risulta essere dunque interessante essere sempre al corrente di questi tipi di agevolazioni che vogliono sostenere ed aiutare le famiglie in difficoltà che, specialmente con la crisi degli ultimi anni, fanno fatica a sostenere la spesa dell’affitto della casa principale.