La posizione finanziaria netta, detta anche per semplificare PFN o Indebitamento Finanziario Netto, si rivela spesso fondamentale per analizzare lo stato aziendale. Tramite questo calcolo si può individuare l’eventuale indebitamento netto.
Il calcolo non è particolarmente difficile. Per farlo è necessario avere a disposizione alcuni dati, come ad esempio l’ammontare dei crediti e debiti finanziari dell’impresa, oltre che la liquidità.
Avendo in mano già questi dati, il calcolo sarà veloce: dall’ammontare dei debiti vanno tolti i crediti finanziari e le liquidità. La formula è quindi così costituita:
PFN = Debiti Finanziari– Crediti Finanziari– Liquidità
A fronte di questo calcolo si potrà ottenere un risultato positivo oppure negativo, e chiaramente avranno significati diversi.
Qualora la posizione finanziaria netta risultasse positiva, vuol dire che l’azienda è in salute e presenta valori attivi maggiori di quelli passivi, se il calcolo portasse ad un valore negativo invece l’impresa si trova in una situazione di indebitamento finanziario, ovvero è presente una importante posizione debitoria verso terzi.
E’ necessario stabilire con precisione la PFN, perché risulta fondamentale per una corretta analisi e permette di valutare il merito creditizio di un’impresa. Infatti è un indicatore che viene anche interpretato come indicatore alternativo di performance. Attorno a questi valori si possono fare altre distinzioni, ovvero esiste anche una Posizione Finanziaria netta breve, indicata come PFNB, che rappresenta il confronto tra crediti e debiti a breve termine. Invece la PFN standard si basa su debiti e crediti finanziari a medio/lungo termine, SI può stabilire il livello complessivo dell’indebitamento aziendale, ma anche per verificare il grado di patrimonializzazione e anche determinare la capacità dell’impresa di far fronte ad un debito.
Si denota quindi come sia importante e fondamentale questo calcolo per elaborare un’analisi dettagliata sulla situazione debitoria di un’azienda. In genere gli istituti finanziari analizzano questi dati per decidere se concedere o meno un prestito richiesto da un’azienda. Le banche devono essere in grado di stabilire se l’impresa sarà in grado di restituire il debito nel breve o nel lungo periodo. Chiaramente un andamento negativo comporterà nella maggiore parte dei casi una risposta negativa alla richiesta di apertura della linea di credito.