Il vocabolario Zingarelli, versione cartacea, alla voce “rata” scrive: “Quota, parte in cui viene frazionato il pagamento di una somma entro un limite di tempo determinato e specialmente a intervalli regolari (es. trimestrale, annuale)”.
Se, poi, abbiniamo il sostantivo “rata” a “prestito”, otteniamo la seguente definizionecPagamento che il debitore effettua periodicamente per la restituzione del finanziamento secondo le cadenze stabilite contrattualmente.
Bene: non mettevo in dubbio che qualcuno di voi lettori avesse qualche dubbio sul significato letterale della parola “rata”, ma se state leggendo questa guida, vuol dire che siete in cerca di approfondimenti sull’argomento, perché sentite l’esigenza di esserne più consapevoli; e reputo che il migliore approccio alla conoscenza sia quello di analizzare i termini dal punto di vista meramente letterale.
Alcuni elementi vengono alla luce, infatti, sulla rata e definiscono i suoi aspetti principali:
— fa parte di un pagamento;
— ogni rata è una “frazione” o “quota”, cioè è una parte di questo pagamento (si suppone che la somma di tutte lerate costituisca l’intero pagamento);
— viene effettuata a intervalli regolari;
— rientra in un piano di restituzione di un debito;
— è regolata da un preciso “contratto”.
Da cosa è costituita la rata del prestito
Vediamo, ora, da cosa è costituita in realtà la rata del prestito.
Dopo che il prestito ci è stato concesso, secondo una delle modalità previste per quel prestito in particolare (che si differenziano nei modi, tempi, importi, documenti da presentare, a seconda se ilprestito è finalizzato o meno, destinato a categorie di lavoratori o non lavoratori, categorie agevolate, etc.), avremo a che fare con la suarestituzione.
Restituzione dell’importo che ci è stato dato in prestito? No, un po’ di più.
Poiché abbiamo a che fare con un prodotto commerciale (e i prodotti finanziari rientrano nella categoria di mercato), è naturale che chi “vende” tale prodotto abbia da doverci guadagnare qualcosa: è una legge di mercato ed è stato analizzato nella guida sugli “interessi del prestito”, nella quale si sono individuati gli “interessi” proprio nel “guadagno” che ottiene la banca o istituto finanziario nel commercializzare i suoi prodotti.
Allora: poniamo che ci venga dato in prestito l’importo che abbiamo richiesto, che si chiama “capitale”; quello che abbiamo da restituire all’istituto che lo ha erogato (che ci ha “venduto” tale prestito) sarà la somma del capitale più gli interessi, che vanno a costituire il “montante”.
E’ il “montante” quel “pagamento di cui il debitore” deve effettuare la restituzione, di cui alla definizione al paragrafo 1.: è il montanteche, frazionato, costituisce la rata.
La rata nel piano di ammortamento
Veniamo ad un altro aspetto della rata del prestito: il fatto che è un pagamento che viene effettuato “a intervalli regolari”, come recita la sua definizione.
L’“intervallo regolare” di tempo nel quale è previsto che siano distribuite le rate è “stabilito contrattualmente”: si tratta del cosiddetto “piano di ammortamento”.
Il piano di ammortamento, dunque, costituisce il documento, che può essere compreso nel testo del contratto di prestito o allegato per formarne parte integrante e sostanziale, nel quale vengono dettagliate le rate secondo
questi criteri:
— importo;
— quota di capitale;
— quota di interesse;
— scadenza.
Poiché le banche o istituti finanziari che erogano ilprestito vogliono mettersi al sicuro rispetto al fatto che il loro “guadagno” venga garantito, solitamente si segue ilpiano di ammortamento cosiddetto “alla francese”, che prevede, all’inizio del piano di ammortamento, una quota di interessi maggiore rispetto alla quota capitale; la quotainteressi va poi esaurendosi nel tempo, in modo che alla fine delpiano di ammortamento si ha da restituire solamente la quotacapitale. Il tutto è proporzionato in modo tale che l’importo della rataresti costante nel tempo. (Ad es. una rata può essere costituita, inizialmente, da una quota interesse dell’80% e di capitale del 20%; successivamente di una quota interesse del 60% e di capitale del 40%, etc.).
4. Come si calcola la rata del prestito
Posti i chiarimenti di cui sopra, è chiaro che per potere fare un calcolodella rata del prestito, come è stato scritto a proposito del calcolo del prestito in generale, occorrono dei parametri fondamentali, in assenza dei quali non
è possibile effettuare il calcolo:
______ importo richiesto (capitale);
______ durata della restituzione de debito (piano di ammortamento): maggiore sarà il numero delle rate, minore sarà l’importo di ognuna, ma maggiori gli interessi da pagare;
_______ tasso di interesse applicato.
A proposito dell’ultima voce, vi consiglio di approfondire l’argomento sugli interessi: esistono due tassi di interessefondamentali che vengono applicati ad ogni finanziamento, prestito o mutuo che sia: Tan e Taeg (su ognuno dei quali è stata dedicata una guida specifica). Dirò in questa sede che il tasso del Tan è fisso e stabilito per legge; il Taeg, invece, varia da istituto a istituto ed è quello a fare la differenza quando si fanno dei preventivi sui prestitie dei confronti tra le varie offerte fatte da banche o istituti: il Taegcomprende anche le spese di commissione e quant’altro stabilite soggettivamente da ogni istituto.
Come effettuare il calcolo della rata
Il calcolo della rata del prestito non è cosa tanto semplice da effettuare “manualmente”; la formula da applicare, conoscendo le variabili di cui sopra è questa
nella quale R = rata, C = importo, i = tasso di interesse annuo, n = numero di rate applicate in un anno, t = numero di anni di durata del prestito.
Per fortuna, esistono numerosi strumenti per il calcolo della rata, che facilitano e velocizzano l’operazione: in diversi siti internet, sia quelli ufficiali delle banche o istituti che erogano prestiti, che in siti appositamente dedicati a fornire gratuitamente informazioni di questo tipo, ci sono degli strumenti di calcolo della rata per i quali è sufficiente inserire i dati richiesti e con un clic si avrà all’istante l’importo della rata.
Calcolo della rata online
Come abbiamo scritto sopra e come è stato scritto anche a proposito del calcolo sui prestiti, oltre che sul calcolo per acquisire dei preventivisul costo dei prestiti, gli strumenti offerti da internet sono sicuramente quelli che consigliamo: offrono la possibilità di effettuare ilcalcolo in tutta comodità ed eventualmente effettuarediversi calcoli per trovare la soluzione che più si confà alle nostre esigenze.
Il tutto, sottolineo, fatto in modo assolutamente gratuito e nel pienorispetto della privacy.
Gli strumenti di calcolo della rata più comuni che trovate su internet si basano sulla compilazione di un modulo come sopra esemplificato. Ma esistono anche dei siti che fanno anche dei calcoli di rata più complessi, offrendo un prospetto completo di piano di ammortamento (solitamente alla francese, come si scriveva sopra), in genere, da compilare in foglio excell.
Ho visitato anche dei siti che propongono di scaricare gratuitamente dei programmi particolari per il calcolo delle rate del prestito, per potere effettuare dei conti ancora più articolati: simulano diversi piani di ammortamento, comparando anche gli importi delle rate che risultano dai diversi piani di restituzione del debito per avere un’idea ancora più chiara del miglior tipo di contratto.