Spesso, per ristrutturare la propria casa, è necessario ricorrere al mutuo ristrutturazione, in una forma molto simile a quello edilizio che viene utilizzato dai costruttori per creare nuovi edifici.
Infatti, se vogliamo accedere a questa forma di prestito, oltre ai soliti documenti che attestino chi siamo e la nostra posizione creditizia (quindi carta d’identità, tessera sanitaria e busta paga o qualsiasi altro reddito dimostrabile), dovremo anche portare il progetto dei lavori di manutenzione da fare e il preventivo di spesa che ci verrà consegnato dagli esecutori dei lavori.
La banca ci erogherà il prestito non in un’unica soluzione, ma in più soluzioni periodiche per verificare che i lavori siano effettivamente eseguiti e quanto siamo puntuali nel pagamento delle rate mensili (nel caso del mutuo edilizio, invece, le rate sono trimestrali o semestrali). Questo tipo di mutuo consente diverse agevolazioni fiscali, come la possibilità di detrarre le spese accessorie e gli interessi passivi, purché non superino i 760 € (iva compresa) l’anno.
Nel caso di importanti ristrutturazioni, è necessario presentare anche la fotocopia del versamento della quota per l’autorizzazione del Comune di residenza (naturalmente, questo elemento dipende da cosa dobbiamo ristrutturare e dall’estensione dei lavori di manutenzione che sono necessari nella struttura).