Un’altra finalità collaterale al mutuo prima casa molto utile e apprezzata in questo momento da parte dei consumatori è sicuramente il mutuo per il consolidamento debiti.
Le banche hanno costruito questa forma di mutuo, attraverso le loro fabbriche prodotto, e l’hanno inserita nei loro listini, in tempi molto recenti anche per ufficializzare una pratica in qualche modo elusiva che si nascondeva dietro le richieste di liquidità o falsi mutui di ristrutturazione.
La necessità di avere prodotti dedicati alle finalità per cui sono stati creati, nasce dalla possibilità di utilizzare condizioni diverse, spesso più costose per i clienti ma più garantiste per la banca.
All’inizio lo scopo maggiore del mutuo di consolidamento era quello di far rientrare clienti troppo esposti sul fronte dell’indebitamento, e quindi appesantiti dai tassi più alti dei prestiti personali, in un range di spesa per interessi più sostenibile e quindi meno rischiosa per la banca stessa.
In seguito si è visto che chi ha tendenza al facile indebitamento, continua a farlo anche dopo aver chiuso tutte le pendenze precedenti unificandole in un’ unica rata, alleggerendone gli interessi e magari allungandone il periodo di ammortamento.
Per questo in breve tempo i mutui di consolidamento debitihanno preso strade diverse, alcune banche hanno smesso di proporli, altre, la maggior parte, hanno alzato il tasso con un aumento degli spred, hanno diminuito le tipologie disponibili, hanno abbassato la percentuale di intervento sull’immobile.
Questo nulla toglie alla grande utilità di questi mutui che se usati, come sempre, con accortezza e consapevolezza rendono migliore la qualità della vita per chi, per innumerevoli ragioni è stato costretto ad indebitarsi troppo.
Esistono fondamentalmente tre categorie di mutui di consolidamento debiti
Mutui per il consolidamento di mutui e prestiti.
Mutui per il consolidamento di soli prestiti.
Mutui per il consolidamento di mutui e prestiti o di soli prestiti con liquidità aggiuntiva
All’inizio abbiamo messo in relazione il mutuo per consolidamento debiti con la prima casa, in quanto per la maggior parte delle banche l’operazione è fattibile solo dando in garanzia ipotecaria la propria casa di abitazione.
E’ raro e difficile che la banca accetti un immobile diverso da quello su cui incide il mutuo che dovremo consolidare così come è difficile che ilmutuo di consolidamento ci venga concesso dalla stessa banca del mutuo originario.
In realtà i fogli informativi in genere riferiscono di garanzie come prima o seconda casa, ovviamente anche in relazione al mutuo originario da estinguere, ma se la percentuale di intervento per la prima casa può arrivare anche fino all’80% del suo valore, nel caso della seconda casa di solito non supera il 60%.
In caso di consolidamento dei soli prestiti sono percentuali quasi sempre sufficienti, ma nel caso della sostituzione anche del mutuo spesso il limite del 60% può essere ostativo.
Il vero paracadute quando ci siamo indebitati oltre le nostre possibilità di rimborso attuali.CONSOLIDAMENTO MUTUO E PRESTITI
Sono cambiate le nostre esigenze, è cambiato lo scenario economico generale, sono intervenuti cambiamenti nella nostra famiglia magari positivi come la nascita di un figlio, vogliamo approfittare di un momento in cui i tassi sono molto bassi.
Queste sono alcune delle motivazioni più frequenti che ci possono far decidere di ottimizzare il nostro indebitamento complessivo, averne un beneficio economico, abbassare la possibilità di trovarci in difficoltà.
Molto simile concettualmente al mutuo di rinegoziazione, ma là dove in presenza di una elevata capacità reddituale la chiusura dei prestiti in corso era una possibilità ma non un ostacolo, nel mutuo di consolidamento la chiusura ne è proprio la finalità.
Condizioni indispensabili sono
L’assoluta mancanza di un pur minimo ritardo nel pagamento delle rate dei finanziamenti in corso.
La chiusura totale di quanto attualente in corso
il mutuo
i prestiti personali
i finaziamenti finalizzati all’acquisto di beni
le cessioni del quinto dello stipendio
gli scoperti di conto corrente (non sempre)
Le carte revolving e i rimborsi rateali delle carte di credito per alcune banche non rilevano.
La necessità di far rientrare la somma totale dei debiti da consolidare nella percentuale massima di intervento sull’immobile.
La dimostrazione della reale convenienza dell’operazione
La contestualità dei conteggi estintivi dei singoli finanziamenti e del mutuo in corso
Come abbiamo detto prima, rispetto ai mutui per acquisto, il mutuo di consolidamento in genere ha un tasso più elevato e qualche limitazione nella possibilità di scelta tra le varie tipologie.
Per questo và comunque valutata attentamente la convenienza dell’operazione sia dal punto di vista matematico sia dal punto di vista sociologico.
Certo, al di fuori di questo momento storico di tassi particolarmente bassi anche per i prestiti personali, normalmente il tasso di un mutuo è sempre più conveniente, non fosse altro per le soglie imposte daBanca D’Italia.
Ma è anche vero che consolidando insieme al vecchio mutuo magari più oneroso, anche prestiti con una scadenza ravvicinata, 2,3,7 anni, usufruiremo sì di una rata unica e più bassa ma spesso a costo di un aumento anche consistente della loro durata.
La durata maggiore farà spesso crescere il costo complessivo del capitale utilizzato per la chiusura dei prestiti, anche se ad un tasso più basso, rispetto a quanto avremmo pagato portandoli alla loro scadenza naturale.
Non bisogna, quindi, farsi prendere solo dall’euforia di una rata più sostenibile, per quanto qualche economista del passato farebbe rientrare tutto questo in quello che si chiama “costo opportunità”.
In estrema sintisi il mutuo per il consolidamento mutui e prestiti, altro non è che un mutuo di sostituzione, con un altra banca (necessita di un atto notarile), al quale viene aggiunta la liquidità necessaria alla chiusura degli altri debiti in corso.
In quasi tutti i casi l’operazione di saldo alle varie finanziarie e alla banca creditrice del vecchio mutuo viene fatto contestualmente dalla nuova banca con i mezzi di pagamento necessari alle singole operazioni.
CONSOLIDAMENTO DI SOLI PRESTITI
Meno frequente e più difficile da trovare rispetto al precedente, il mutuo per il consolidamento dei soli prestiti è indirizzato a chi ha aumentato in maniera eccessiva il proprio indebitamento, magari grazie alla sua facilità nell’ottenere credito da parte delle banche o delle finanziarie.
Ci sono persone che per varie ragioni, alto reddito, appartenenza a determinate categorie professionali, possibilità di accesso a convenzioni particolari hanno la tendenza e la possibilità di accedere facilmente al credito.
Ma quando la percentuale di indebitamento sale troppo rispetto al reddito può valere la pena di sfruttare il proprio immobile per accedere ad un mutuo che chiudendo appunto tutti i prestiti rimette in equilibrio entrate e uscite.
Ovviamente parliamo di cifre in genere superiori ai 31.000 euro di capitale residuo, cifra confine tra il prestito personale e il mutuo.
Al di sotto di tale cifra esistono prestiti dedicati al consolidamento debiti che con durate più corte ma tassi di interesse di solito maggiori assolvono allo stesso compito.
Le condizioni indispensabili e le modalità operative sono assolutamente identiche al precedente.
CONSOLIDAMENTO MUTUI E PRESITI O SOLO PRESTITI CON LIQUIDITA’ AGGIUNTIVA
In questo caso oltre la difficoltà di far rientrare la cifra complessiva, vecchio mutuo+prestiti+liquidità, o prestiti+liquidità, nel rapporto richiesto con il valore dell’immobile come visto prima, esiste una maggiore diffidenza della banca che volontariamente si assume l’onere di un’operazione più rischiosa rispetto ad altre.Per tutte e due i casi descritti fin quì esiste la possibilità di aggiungere dell’ulteriore liquidità all’operazione di consolidamento.
Oltre che il rapporto della cifra richiesta e il valore dell’immobile, nelmutuo di consolidamento con liquidità è indispensabile rispettare anche dei rapporti interni all’operazione stessa.
Diversi da banca a banca ma tutti funzionali a stabilire un giusto equilibrio tra le varie componenti.
Ormai è prassi comune tra le varie banche quella di chiedere in ogni caso documenti giustificativi rispetto all’utilizzo della parte di liquidità che andiamo a chiedere, questo soprattutto per escludere altre finalità che come abbiamo visto all’inizio potrebbero avere caratteristiche, procedure e condizioni diverse.