Aprire un’impresa di pulizia è uno dei modi nei quali si può rispondere alla crisi provando a costruirsi un lavoro proprio con il quale sfidare la disoccupazione.
Va detto infatti che potrebbe sembrare che sul mercato vi sia già sufficiente copertura di operatori di pulizie ma in verità di veramente professionali non ve ne sono molti. Motivo questo che permette a nuovi operatori delle pulizie di entrare nel mercato facendosi conoscere a poco a poco e facendosi apprezzare.
Indispensabile dunque sarà il fatto di fornire un elevato standard di qualità che si potrà ottenere unicamente attraverso la fornitura di un servizio professionale operato con cortesia. Sarà proprio questa che ci renderà apprezzati dalla clientela fino a essere ritenuti insostituibili, fatto che nel tempo ci proteggerà dalla concorrenza.
Per aprire un’impresa di pulizia, però, viene richiesto il possesso di alcune caratteristiche che ora andremo a analizzare. Innanzitutto bisognerà rivolgersi alla Camera di Commercio del luogo per procedere alla iscrizione nel Registro delle Imprese, e in eventuali albi provinciali, dichiarando di possedere i requisiti di cui alla legge 82/94 e al Decreto Ministeriale 274/97. Tale attestazione dovrà essere allegata alla Dichiarazione di Inizio Attività, cui andranno allegate le ricevute di pagamento delle tasse connesse all’iscrizione al Registro stesso. A presentare la dichiarazione dovrà essere il titolare dell’impresa di pulizie, e qualora si optasse per una impresa di pulizie in forma societaria, da ciascun socio. I requisiti richiesti dalle norme sopra citate hanno attinenza con la capacità economico finanziaria dell’impresa, l’onorabilità e le capacità tecnico professionali di ogni richiedente l’iscrizione.
Non dovremo quindi negli ultimi cinque anni avere subito protesti per i quali non siano stati pagati i relativi creditori cambiari e dovremo possedere almeno un conto corrente dove ricevere il pagamento delle prestazioni di pulizia e con il quale effettuare il pagamento di prodotti e oneri connessi all’attività.
Dal punto di vista degli oneri, poi, si dovrà richiedere iscrizione INAIL e INPS per tutti coloro che operano nell’azienda, compreso il titolare. Nei confronti di questi istituti non dovranno esistere debiti pregressi e ovviamente ogni socio o collaboratore dovrà possedere autonomo contratto di lavoro nel quale siano determinate le sue prestazioni e i relativi compensi.
Continuando nell’analisi dei requisiti richiesti per aprire una impresa di pulizie, abbiamo detto essere necessario il requisito della onorabilità, ovvero l’assenza di condanne o procedimenti penali in corso così come non dovranno esserci procedure fallimentari o, in caso ve ne siano state nel passato, non dovranno essere state prese misure di sicurezza e prevenzione in merito a queste.
Infine bisogna possedere degli specifici requisiti tecnico professionali, che varieranno in base all’attività esercitata dall’impresa. In caso l’impresa esercisca attività di disinfestazione, sanificazione e derattizzazione bisognerà nominare un responsabile tecnico che dovrà essere un impegato aziendale in possesso di diploma di scuola superiore o di una laurea in materie attinenti all’attività aziendale o ancora di un attestato di qualifica professionale o di esperienza lavorativa specifica per un periodo di due anni per attività di pulizia e disinfezione o di tre anni per attività di disinfestazione, sanificazione e derattizzazione.
Un’impresa di pulizie rappresenta quindi una possibilità interessante.