Acquistare casa significa accollarsi un mutuo nel 90% dei casi. Il mutuo, però, non è l’unica preoccupazione a cui prestare attenzione. Infatti, al momento dell’acquisto della prima casa, dobbiamo fare molta attenzione al rogito.
Il rogito è il contratto di vendita dell’immobile e dipende da vari fattori
-Chi vende la casa (proprietario, ditta appaltatrice)
-La presenza dell’intermediario;
-L’utilizzo o meno della cedolare secca;
-La possibilità di detrazione per la prima casa.
Partiamo dal primo: se la casa è stata venduta da una ditta costruttrice, oltre le tasse consone (3% di registro, 168 € di catasto e 168 € di ipoteca) dovremo pagare anche l’IVA del 4%. L’intermediario (rappresentato dall’agenzia immobiliare) dove presente va indicato con nome e partita IVA dell’agenzia.
In assenza di intermediario, il notaio è tenuto a dichiarare al fisco l’atto di vendita e a verificare se esistono ipoteche precedenti sulla casa venduta. In caso di acquisto prima casa, il richiedente può detrarre un massimo del 19% sulle spese notarili ed accessorie per un massimo di 1000 euro (la detrazione dipende anche dal reddito della famiglia che richiede). In caso di mutuo, l’imponibile per la tassazione sulla casa è l’importo erogato con il mutuo.