Se animali e bijoux sono la vostra passione da sempre, apprezzate tantissimo i cani e i gatti e vi piace trattarli come se fossero i vostri figli, e vorreste per loro sempre il meglio, allora il lavoro che fa al caso vostro potrebbe essere quello di mettervi in proprio sfruttando questa vostra passione: il fatto di far diventare le proprie passioni un lavoro è sicuramente un fatto attuale, ma di grande successo negli ultimi tempi visto che purtroppo sono sempre di più le persone (giovani e meno giovani) che si ritrovano a combattere con il problema della mancanza di lavoro che affligge molto, ultimamente, la nostra società.
Stiamo parlando, comunque, di un’attività che va svolta sostanzialmente solo laddove vi sia una reale passione, in quanto è un’attività difficile da piazzare sul mercato, sia per i prodotti che offre – non tutti sono in grado di spendere un certo budget, spesso molto elevato, per i propri amici a 4 zampe – sia perché in effetti c’è ancora parecchia diffidenza verso questa “nicchia di mercato”, perché in un periodo di crisi come questo sembra a molti assurdo dover spendere spesso anche migliaia di euro per il proprio cane o il proprio gatto.
Perciò, prima di darvi qualche dritta su come aprire un negozio di prodotti di lusso per animali, è bene che sappiate che, a meno che non vi troviate in America e non abbiate contatti con le star di Hollywood che hanno lanciato quest’ultima moda, non sarà per nulla semplice avere successo in questo settore: con questo, non vogliamo assolutamente dirvi che sia impossibile, ma di certo non sarà una passeggiata.
In ogni caso, sappiate che le procedure per avviare questo tipo di attività sono abbastanza simili a ciò che serve per aprire un negozio di abbigliamento o un negozio di scarpe, anche se la parte più difficile, oltre a quella del piazzare il prodotto sul mercato e quindi riuscire a venderlo, sarà proprio quella relativa alla distribuzione ed al rifornimento dei prodotti.
Proprio per quest’ultimo punto, esistono difatti diverse possibilità: una tra queste è quella di acquistare i prodotti di lusso presso un grossista, e successivamente rivenderli nel proprio negozio. Se si attua questa scelta, la difficoltà è minore in quanto, oltre ai prodotti di lusso, è possibile anche vendere prodotti più alla portata di tutte le tasche.
La scelta del modo attraverso il quale piazzare il prodotto può essere determinante, soprattutto all’inizio: affidarsi, per esempio, anche alla costruzione di un sito online che rispecchi i prodotti offerti dal proprio negozio, è un’ottima opportunità per vendere meglio i propri prodotti e per farli conoscere ad un pubblico sostanzialmente più vasto, anche se questo significa pagare un dominio per il sito, ed ovviamente anche pagare qualcuno che lo realizzi e che svolga un minimo di manutenzione, se voi non siete esperti di marketing e di informatica.
Esiste inoltre un’altra possibilità: se non avete spazio per l’inventario, potreste scegliere di fare il drop-shipping, ovvero di proporvi come tramite tra il produttore e l’utente finale (ovvero il cliente). Inoltre, se per esempio siete degli artigiani ed avete delle competenze nel settore della fabbricazione e della produzione, potreste scegliere di auto-fornirvi il negozio, semplicemente progettando e costituendo autonomamente i prodotti che andrete poi a vendere.
Questa possibilità però è potenzialmente pericolosa se disponete di un budget limitato, in quanto i costi di avvio potrebbero moltiplicarsi notevolmente: se, pertanto, non avete le possibilità di spendere molto, e volete, almeno inizialmente, mantenere un profilo medio, è meglio optare per il rifornimento diretto dai produttori o dai grossisti, o, al massimo, effettuare il servizio di drop-shipping.
In questo caso, i costi saranno direttamente proporzionali solo alle normali spese per avviare un negozio, ovvero le eventuali spese di acquisto locali, arredamento, produzione documenti, più i costi variabili, che sono quelli riguardanti l’eventuale personale che vi aiuterà nel lavoro, le spese di affitto se non avete deciso di acquistare il negozio, e le spese delle bollette. Ovviamente, ai costi variabili dovrete aggiungere l’eventuale pubblicità, che vi consigliamo sempre di fare per avviare il negozio e per farlo conoscere a più gente possibile.