In questo articolo spieghiamo come chiudere una ditta individuale.
La ditta individuale è un’impresa che fa riferimento a un solo individuo, l’imprenditore stesso, e risulta essere la forma di impresa più semplice, meno onerosa e con meno adempimenti burocratici.
Tuttavia, se a causa della situazione del mercato in ribasso o per altre scelte lavorative, si dovesse decidere di chiudere definitivamente l’attività, bisogna svolgere alcuni adempimenti.
Per prima cosa bisogna estinguere tutte le posizioni creditorie e debitorie, chiudendo così tutti i conti sospesi dell’impresa.
Anche una volta cessata l’attività, l’imprenditore risponderà in prima persona di eventuali posizioni debitorie, quindi tanto vale farlo prima di chiudere bottega.
Una volta chiuse tutte le situazioni pendenti, in positivo e in negativo, bisogna recarsi alla Camera di Commercio di appartenenza e chiudere la Partita IVA e chiedere in via definitiva la cessazione dell’attività.
Per farlo sarà necessario compilare un modulo prestampato, consegnarlo con la carta d’identità (una fotocopia) e pagare una marca da bollo, attualmente di 14,62 euro.
Mentre l’agenzia delle entrate è automaticamente consapevole della cessazione dell’attività, tramite la chiusura della Partita IVA, ricordiamoci che anche l’INPS, l’ente pensionistico a cui si pagava una percentuale alla gestione separata per i lavoratori autonomi, va chiaramente avvisato della chiusura della posizione, in questo caso dell’attività d’impresa, e la comunicazione avviene tramite la Camera di Commercio competente.
L’INPS a quel punto, ricevuta l’informazione, andrà a chiudere tutte le posizioni previdenziali ed assicurative a nome dell’ex-imprenditore.
Risulta essere consigliabile, però, visti i tempi burocratici, recarsi personalmente all’INPS portando con sé la chiusura della Partita IVA correlata dalla cessazione dell’attività.
In alternativa, si può fare la comunicazione anche tramite posta raccomandata con ricevuta di ritorno, inserendo i documenti sopracitati.
Ricordiamo inoltre che la chiusura della Partita IVA va fatta necessariamente entro i trenta giorni dalla cessazione definitiva dell’attività. Se questo passaggio non viene fatto, è possibile in ogni caso farlo entro novanta giorni, pagando una sanzione di 129 euro, come da legge 98 del 2011.
Il pagamento avviene tramite il modello F24 da presentarsi all’agenzia delle entrate, dove bisogna anche dichiarare la data di cessazione attività.
Eseguiti tutti questi passaggi, si può ritenere definitivamente chiusa la situazione lavorativa come ditta individuale.