Calcolare il valore di un’attività commerciale era un’operazione relativamente semplice fino a qualche anno fa. Infatti convenzionalmente si prendeva come valore base il fatturato dell’ultimo anno.
Questo metodo per molto tempo ha garantito soddisfazione per entrambe le parti chiamate in causa. Lo strumento usato per calcolare il valore dell’attività commerciale poi, ovvero il fatturato annuo, era talmente semplice che garantiva la possibilità di fare valutazioni veloci anche a chi non possedeva esperienza alcuna. Bisogna poi considerare che era un indicatore che difficilmente si poteva truccare visto che si trattava di un dato annuo e non limitato a pochi giorni che un eventuale aumento fittizio avrebbe comportato crescita della tassazione.
Oggi il fatturato dell’ultimo non è più considerato un indice sufficiente per determinare il valore di un’attività commerciale. Questo dato ci informa su quanto si vende ora, ma non ci offre informazioni sull’andamento del mercato. In un mercato soggetto a cambiamenti repentini come l’attuale è dunque fondamentale considerare anche altri dati.
Per calcolare il valore di un’attività commerciale dobbiamo tenere in considerazione quindi il fatturato degli ultimi cinque anni, in modo da individuare l’andamento. Dobbiamo inoltre calcolare a quanto ammonta il margine che l’attività commerciale realizza sui vari prodotti al fine di capire se è possibile ottimizzare costi e ricavi.
Una volta determinato l’andamento dell’attività, dobbiamo comprendere quali sono le cause di questo. Dobbiamo inoltre valutare con attenzione possibili fattori esterni che possono influenzare l’andamento futuro, come l’apertura di nuove attività dello stesso tipo nella stessa zona. Anche cambiamenti nel piano urbano, come l’introduzione di una zona a traffico limitato, lavori prolungati nelle strade, sensi unici, variazioni sul numero e dislocazione dei parcheggi, possono avere influenze, anche pesanti, sulle vendite future e quindi sul valore di un’attività commerciale.
Infine osservare le abitudini della clientela e le interazioni con titolari e dipendenti ci faranno comprendere se vi sia una componente psicologica nel fatturato, determinata per esempio da profondi rapporti di amicizia tra attuale proprietà e la clientela che inducono questa a comprare qui piuttosto che altrove e che con un cambio di gestione irrimediabilmente verrebbero meno, comportando un possibile calo di fatturato.
Concludiamo quindi dicendo che nel calcolare il valore di un’attività commerciale dovremo considerare un insieme di fattori, nei quali il fatturato sarà sì importante, ma che andrà confrontato con molti altri elementi per ottenere il vero valore.