La quotazione delle azioni dipende da dividendi e tassi di interesse
Una volta compreso come tassi di interesse e dividendi influenzano la quotazione delle azioni, potrai stabilire se ai prezzi attuali sono sottovalutate o no
Un amico che frequenta il blog mi ha chiesto di spiegare da che cosa dipenda la quotazione delle azioni. E quando avrai terminato di leggere questo articolo saprai come dividendi e tassi di interesse influenzano direttamente il prezzo di borsa di un titolo azionario. Sarai quindi in grado di valutare se le quotazioni sono convenienti per investire o se i prezzi sono troppo alti.
I dividendi
I dividendi sono quella porzione di utile che l’azienda decide di distribuire sotto forma di contante. Se negli anni scorsi i dividendi erano spesso trascurati dal mercato, perché il grosso guadagno delle azioni derivava dalla rivalutazione dei loro prezzi, oggi la situazione è profondamente cambiata.
Magari anche te, in banca, hanno proposto fondi specializzati in azioni ad alto dividendo. Al di là degli aspetti commerciali il dividendo è il primo driver di rendimento di un’azione. Esso, infatti, rappresenta liquidità disponibile, ossia reddito spendibile. Tanto più i dividendi sono costanti o crescenti, tanto maggiori saranno le quotazioni delle azioni relative.
Non farti trarre in inganno dall’apparente semplicità dell’argomento: i dividendi devono essere stabili e possibilmente crescenti nel tempo. Il fatto che l’utile di un anno sia stato molto buono, non significa che la redditività di quelle azioni in termini di dividendi sia necessariamente ottima. Investire in azioni con dividendi alti e stabili è il primo passo per avere successo.
I tassi di interesse
Le quotazioni delle azioni non sono nient’altro che il valore attuale dei dividendi futuri attesi. Prima di tradurre in pratica questo concetto con una formula semplice, analizziamo il tasso di interesse a cui attualizzare i dividendi. Esso è composto da due parti:
il rendimento delle attività finanziarie prive di rischio (ad esempio un conto deposito)
il premio per il rischio
La seconda componente del tasso di rendimento varia a seconda della psicologia degli investitori. Nei momenti di panico, infatti, il premio per il rischio sarà molto elevato, perché gli investitori saranno disposti ad acquistare azioni solo se il loro rendimento sarà potenzialmente alto. Al contrario, nei momenti di euforia, il premio per il rischio sarà molto basso, il che farà salire le quotazioni delle azioni oltre il limite dettato dal comune buon senso. Come fare allora calcolare in modo semplice ma non banale le quotazioni corrette delle azioni?
La formula di Lintner
Calcolare le quotazioni delle azioni partendo dai dividendi e dei tassi d’interesse molto semplice:
Prezzo = Dividendo medio annuo/tasso di rendimento
Se, ad esempio, il dividendo è di 3 euro per azione (calcolato come media degli ultimi 5 anni), mentre il tasso di rendimento è del 5%, avremo: 3/0,05 = 60 euro. Nota che se il premio per il rischio dovesse salire e far lievitare i rendimenti al 7%, la quotazione delle azioni scenderebbe a 42,85 euro con un ribasso del 28,57%.
Regole pratiche
Limita il tuo investimento ad azioni di settori ‘maturi’ i cui utili e dividendi siano stabili nel tempo
Stai in allerta quando il panico fa alzare il premio per il rischio delle azioni abbassandone le quotazioni
Compra quando nessuno vuole le azioni (e le loro quotazioni sono basse per questo motivo) e le loro quotazioni, dopo aver raggiunto il minimo, stanno risalendo.