In articoli precedenti abbiamo messo a disposizione alcuni consigli su come investire 5000 euro, oggi vediamo come investire 15000 euro. Anche se non si tratta di un capitale elevatissimo, 15000 euro sono pur sempre una bella cifra e, giunti dopo tanto sacrificio a avere risparmiato un tale importo, decidere come investirlo non è per nulla facile.
La cosa migliore da fare, in questi casi, è evitare di investire tutto l’importo a nostra disposizione ripartendolo in più tipologie di investimenti differenti in, modo da dividere il rischio. Frazionando l’investimento, infatti, ripartiremo il rischio che tutti gli investimenti che faremo siano in perdita e, se anche ce ne sarà uno in perdita, generalmente gli altri in utile compenseranno la perdita giungendo comunque a un saldo finale positivo.
In questo modo potremo dormire sonni tranquilli. Ma vediamo come frazionare un investimento di complessivi 15000 euro, la soluzione che di solito si adotta è di abbassarsi di due livelli, se 15.00 euro è l’ammontare del nostro capitale, 7000 euro è il primo livello e 3000 euro è il secondo livello, ovvero l’importo diviso per due, arrotondato per difetto alla prima unità di migliaia.
La risposta dunque alla domanda come investire 15000 euro è facendo 5 investimenti differenti fra loro e su diversi mercati da 3000 euro ciascuno. Questo ci permetterà anche di operare con numeri ai quali siamo abituati, visto che sicuramente all’importo di 15000 euro ci siamo giunti al termine di un progetto di crescita e non di punto in bianco.
Le cinque parti da 3000 euro rappresentano dunque un importo piuttosto facile da gestire e a cui siamo abituati. Andando nello specifico, si potrebbe pensare a investire la prima parte da 3000 euro su titoli di stato, ma non direttamente poiché con soli 3000 euro non potremmo differenziare a sufficienza il nostro investimento tra più paesi. Opteremo dunque per un fondo obbligazionario con ranking maggiore alla doppia A che ci darà rendimenti bassi ma tutto sommato garantiti.
Se dunque con una parte siamo stati iper conservativi, con l’altra possiamo permetterci un poco di azzardo puntando a un fondo obbligazionario di paesi emergenti e in via di sviluppo. Il rendimento solitamente sarà anche superiore a un 8%, ma anche il rischio che ci assumiano non sarà contenuto come il precedente fondo, infatti spesso questi paesi hanno difficoltà con il pagamento degli interessi sul debito e non sarebbe nulla di anomalo assistere alla rinegoziazione di qualche scadenza.
Due parti da 3000 euro ciascuna potremmo quindi investirle in titoli azionari, sempre per mezzo di un fondo, in modo da diversificare ulteriormente il nostro rischio, e dividendo l’allocazione del capitale in 3000 euro in un fondo con piano di investimento del capitale e la restante quota in un fondo che effettua un investimento graduale tramite un piano di accumulo del capitale.
L’ultima quota infine potrebbe essere destinata a materie prime come oro, argento o petrolio, magari per esempio nel caso di un investimento in oro si può pensare a un ETF, ovvero a un certificato che ci permette di avere il possesso reale del metallo prezioso sulla base delle quote che si detengono.