Si chiama nota di credito un documento contabile sostanzialmente simile alla fattura ma che possiede differente trattamento fiscale. Infatti la fattura determina la nascita di un valore imponibile ai fini fiscali, la nota di credito al contrario riduce tal valore.
La nota di credito è dunque quel particolare documento che si utilizza per rettificare il valore imponibile ai fini fiscali. Non è sempre detto che la nota di credito effettui una rettifica in diminuzione dell’imponibile di una precedente fattura, per esempio, in caso di sostituzione di un bene con un altro, la nota di credito registrerà la nuova vendita, e ovviamente il reso della precedente merce, senza dare luogo a tassazione sul nuovo bene venduto.
Comprendiamo dunque come la nota di credito costituisca un documento fondamentale per la contabilità di aziende e liberi professionisti, visto che permette di allineare l’aspetto fiscale con quanto avviene nella realtà aziendale. Va precisato però che non è possibile emettere note di credito al di fuori delle fattispecie indicate dalla normativa fiscale, annullamento, nullità, revoca, risoluzione o rescissione di un contratto, mancato pagamento a seguito di procedure esecutive infruttuose o di procedure concorsuali, sconti o abbuoni.
La struttura di una nota di credito non differisce da quella di una fattura, dovrà essere numerata esattamente come le fatture ma con numerazione indipendente. Ciò significa che ogni anno contabile il nostro registro delle note di credito partirà con numerazione 1. La nota di credito inoltre dovrà contenere indicazione della data e tutti gli estremi identificativi che permettano di spiegare perché è stata emessa la nota stessa, questo per poter giusticare la stessa in caso di accertamenti fiscali. Tra i dati essenziali da indicare nella nota di credito, inoltre, rientrano i dati fiscali di imponibile da sottrarre a quanto percedentemente fatturato e iva o altre imposte sempre da portare in detrazione alla precedente fattura con la quale si era provveduto a fatturare il bene che ora viene reso o cambiato.
Per una corretta tracciabilità della relazione tra fatture e note di credito, in ogni nota di credito vanno anche indicati gli estremi di numero, anno e data della fattura, o delle fatture, che vengono variate per effetto della nota di credito stessa.
Infine, qualora ci si trovasse nella situazione in cui il cliente da un lato restituisce un bene e in contestualità ne compra un altro di prezzo superiore, non si deve provvedere a emettere nota di credito ma nota di addebito, ovvero per dirlo semplicemente, una fattura integrativa alla precedente già emessa.