Per investire in agricoltura si intende in questo articolo l’investimento in terreni agricoli.
L’acquisto di terreni agricoli coltivabili, infatti, può essere un buon modo per mettere a frutto il proprio capitale, sia se si tratta di terreni che verranno dati in lavorazione previo pagamento, tipicamente sotto forma di canone annuo.
Per acquistare in maniera corretta un terreno agricolo, si può fare riferimento ad una indagine di Coldiretti che suggerisce sia le tipologie di terreno, sia le zone in cui acquistare.
Secondo una indagine di Coldiretti, infatti, il valore dei terreni agricoli si è rivalutato in questi ultimi 20 anni del 60% circa. Un investimento a lungo termine che chiamare fruttuoso è riduttivo, anche perché i terreni coltivabili, ogni anno producono un seppur minimo reddito.
Tra i terreni consigliati come più redditizi dalla Coldiretti ci sono i vigneti del nord est dell’Italia, che hanno avuto aumenti di valore che si avvicinano al 100%. Ovviamente essendo il valore già aumentato, anche il prezzo al metro quadro è cresciuto e ci si avvicina ai 40mila euro per ettaro coltivabile.
Nel Sud Italia i terreni agricoli sono soggetti a rivalutazioni di ordine inferiore, a cifre addirittura a volte inferiori al tasso di inflazione.
Importante dunque quando si pensa di acquistare un terreno agricolo come investimento, seguire le indicazioni di Coldiretti, sul tipo e la posizione dei terreni più fruttuosi.
Occorre anche considerare che dalla introduzione dell’IMU, occorre pagare ogni anno quanto dovuto, anche per i terreni agricoli ed eventuali annessi agricoli sovrastanti.
In caso di desiderio di avviare una propria attività agricola, l’ente a cui fare riferimento è l’ISMEA, che gestisce anche i bandi per incentivare l’avvio di attività di tipo agricolo.