La tassa patrimoniale è un’imposta che viene calcolata non sul reddito, ma sul patrimonio del contribuente. Fanno parte del patrimonio i beni come gli immobili, i terreni, i risparmi depositati.
L’ICI, ovvero l’Imposta Comunale sugli Immobili era una tassa patrimoniale, come lo è l’IMU, l’imposta che è andata a sostituire l’ICI.
Non sono quindi una tassa patrimoniale la tassa sul capital gain e sulle rendite finanziarie.
La patrimoniale infatti tassa il patrimonio statico, non le rendite finanziarie derivate da tale patrimonio che rientrano in un altro tipo di tassazione.
La patrimoniale è presente in diversi stati. In Francia abbiamo l’ impôt de solidarieté sur la fortune, che tassa i beni mobili e immobili di valore superiore agli 1,3 milioni di Euro. In questo computo rientrano case, polizze vita, barche, aerei da turismo, cavalli da corsa e gioielli. Non rientrano in questo computo i le opere d’arte ed i beni produttivi.
In Svizzera la tassa è una imposta preventiva del 35% su interessi e dividendi del patrimonio, poi a seconda del Cantone e del Comune possono essere applicate aliquote supplementari sulle rendite, sulle eredità, sui beni mobili ed immobili.
In Spagna viene esentata la prima casa ed è stata dichiarata come misura temporanea per far fronte alla crisi del debito spagnolo. Si applica ai cittadini che superano i 700 mila Euro di reddito.
In Norvegia la base di reddito minima oltre la quale i cittadini pagano la patrimoniale è di 100 mila Euro, a fronte di un reddito medio che nel 2010 si aggirava sui 51 mila Euro.
La Germania ha eliminato la patrimoniale ma ora il progetto è quello di reintrodurla per il 2014, mentre la Gran Bretagna, che non l’ha mai avuta, pensa introdurla.
Negli Stati Uniti non c’è la patrimoniale ma sono molto tassati gli immobili, a fronte di uno 0,04% medio, negli Usa la tassazione sulla casa è di circa l’1%.