La ricevuta bancaria certifica l’avvenuto pagamento tra un debitore e un creditore.
Infatti, spesso si utilizza la banca come intermediario per promettere un pagamento, dato che la ricevuta ha una data di scadenza al pari delle care e vecchie cambiali, che ora sono utilizzate solo quando si parla di prestiti cambializzati.
La ricevuta della banca viene utilizzata anche per pagare un bene, il venditore, in questo caso, emetterà una ricevuta che verrà poi pagata entro il termine della scadenza dal debitore. Nei giorni vicini alla scadenza, sarà compito della banca ricordare al debitore dell’esistenza di questo pagamento in pendenza.
Perché la banca ci tiene così tanto? Perché sulla ricevuta di pagamento viene applicata una commissione direttamente dall’istituto di credito, infatti, quando il debitore effettuerà il pagamento, verrà anche informato delle spese collegate a questa forma di pagamento.
Perché la ricevuta bancaria è così utilizzata? Non è solo una questione di mancanza di altri strumenti, in effetti ci sono i bonifici e gli assegni circolari): in realtà, questo strumento finanziario consente di rendere tracciabile e riconoscibile l’operazione in diverse sedi, una funzione molto importante se si ha a che fare con gli enti pubblici, consente di programmare un pagamento perché avremo tempo fino alla scadenza per potere completare il pagamento e le commissioni applicate sono più convenienti rispetto a altre forme di passaggio di denaro interbancario.
Infine, per chi ha necessità di motivare le spese in sede di dichiarazione dei redditi, risulta molto utile conservare la ricevuta bancaria per richiedere eventuali detrazioni, che solitamente vengono rese note al termine dell’anno, al momento di dichiarare i propri redditi al proprio commercialista per avere le carte in regola.
Il consiglio resta quindi di tenere sempre da parte ed in ordine le ricevute, soprattutto quando si parla di spostamenti bancari.