La revoca del fido bancario è una delle possibili modalità di estinzione di un contratto di affidamento bancario. Si tratta di una modalità di estinzione a opera della banca originata da una colpa del cliente il quale non ha rispettato le condizioni previste nel relativo contratto.
Il fido bancario infatti è la messa a disposizione in conto corrente di una data somma di denaro da parte di un Istituto di credito, importo che il cliente potrà utilizzare per i proprio scopi personali o aziendali nei termini previsti dal contratto di affidamento.
Il fatto che alla base del fido bancario vi sia un contratto di affidamento, ovvero un contratto commerciale tra banca e cliente è quanto permette di distinguere i casi di revoca fido bancario legittimi e quelli illegittimi, il cliente, sulla base del contratto stipulato con la banca, farà affidamento sulla disponibilità del denaro di cui al fido bancario, assumendo impegni sul mercato.
La revoca di questa disponibilità senza motivo, e quindi illegittima, causerà ovviamente danni al cliente che si potrà trovare a versare in difficoltà economiche. Vediamo dunque quando la revoca fido bancario è legittima e quando no. Si ritiene illegittima la revoca fido bancario in tutti quei casi nei quali avviene in violazione delle condizioni previste dal contratto di affidamento.
Generalmente la banca, infatti, richiederà che il cliente mantenga nel tempo le caratteristiche di rischio presenti e valutate in sede di erogazione del fido bancario e che non venga sottoposto a procedure concorsuali e a levata di protesti.
Anche ritardi nei pagamenti, non solo di debiti aperti presso la banca o conosciuti a questa, ma anche di altri tipi di debiti che per esempio comportino la iscrizione nelle centrali di allarme interbancarie può comportare la revoca fido bancario legittima visto che questa azione viene vista come una riduzione del merito di credito del debitore.
Tuttavia va detto che l’istituto di credito, anche nei casi di peggioramento del merito creditizio del cliente, deve sempre comunque procedere a una rivalutazione del rischio poiché la revoca fido bancario comporta un ulteriore aggravamento della condizione economica del cliente, che potrebbe determinare un danno irreparabile nel caso di una situazione già tesa.
Qualora la banca provvedesse infatti alla revoca fido bancario in modo non corretto, potrebbe anche venire successivamente condannata in tribunale per i danni prodotti alla situazione economica del suo cliente con la propria azione indiscriminata, come successo in più di un caso.
La Cassazione, in merito, ha stabilito che la revoca fido bancario non è uno strumento che la banca può utilizzare al di fuori dei casi previsti dalla Legge e dal Contratto di affidamento bancario stesso. La revoca fido bancario deve essere anticipata al cliente in modo che questi possa organizzarsi per il rimborso del denaro.
La revoca fido bancario arbitraria viene dunque punita dalla legge in base alla generale norma che prevede l’obbligo del rispetto dei contratti in rapporti di carattere commerciale com’è anche quello tra cliente e banca.