In passato abbiamo parlato di prestiti cambializzati a domicilio, oggi forniamo alcune informazioni utili sui prestiti cambializzati per autonomi.
I prestiti cambializzati per lavoratori autonomi sono finanziamenti, solitamente non finalizzati, che permettono l’accesso al credito anche ai lavoratori autonomi.
Per accedere ad un finanziamento, infatti, occorre dimostrare di essere in possesso di un reddito che sia stabile, sia esso una busta paga o altro tipo di reddito non variabile, questo metterebbe ovviamente i lavoratori autonomi non in grado di accedere a alcun tipo di finanziamento, o almeno a avere molta difficoltà per accedere al credito, anche se in grado di presentare redditi pregressi consistenti.
Risutlta essere infatti nella natura stessa del lavoro autonomo, la possibile non ripetitività dei redditi passati.
Anche in caso di alti redditi, comprovati dal Modello Unico, e di totale allineamento con le spese fiscali dovute, per i lavoratori autonomi l’unica modalità di accesso al credito resta spesso quella dei prestiti cambializzati, che verranno tipicamente rimborsati, mese per mese, tramite cambiali
La cifra massima di tale prestito, che ricordiamo prevede la accensione di cambiali, può arrivare, in caso di buona e dimostrata capacità di far fronte ad alte rate, da parte di alcuni istituti di credito anche ai sessantamila euro, anche se tipicamente la cifra media su cui si aggira tale tipo di prestito è di trentamila euro.
L’utilizzo di cambiali rappresenta una garanzia per la banca. In caso di mancato pagamento delle rate o di ritardi, l’istituto di credito ha infatti la possibilità di chiedere il pignoramento dei beni del debitore.
Consigliamo di leggere l’articolo sui prestiti con cambiali, pubblicato in passato, nel quali abbiamo segnalato dove risulta essere possibile trovare questo tipo di finanziamenti.