Si intende per fideiussione bancaria un contratto tramite il quale una terza persona, ovvero il fideiussore, garantisce per un creditore nei confronti del debitore, assumendosi un obbligo in caso di insolvenza del debitore.
La fideiussione bancaria è una forma di garanzia personale, il fideiussore, infatti, pone i suoi propri beni a garanzia della copertura e della solvenza del debito per l’importo previsto dal debito stesso.
La fideiussione, che il creditore può richiedere prima di emettere un prestito, può essere di due tipi, fideiussione specifica, ovvero il fideiussore garantisce alla banca, il creditore, solo per quanto indicato in modo specifico nella fideiussione, oppure fideiussione omnibus, nel caso in cui il fideiussore garantisca in toto, tutte le obbligazioni che sono state assunte dal debitore nei confronti della banca.
A disciplinare la fideiussione bancaria in Italia, esiste l’articolo 1936 del codice civile, che regolamenta da parte del fideiussore e da parte del debitore, modi e vincoli tramite cui le parti si accordano ovvero modi e vincoli tramite cui il fideiussore garantisce il debito di una terza persona.
Una cosa affatto particolare è che non necessariamente il debitore deve essere messo a conoscenza del contratto tra fideiussore e creditore, di cui può, per legge, persino ignorare l’esistenza.
Secondo l’ordinamento giuridico, infatti, un contratto di fideiussione è un contratto solo fra le parti fideiussore e creditore, un vincolo che in modo unilaterale garantisce copertura di una obbligazione fino a che la obbligazione stessa è valida.
Per pagare la obbligazione, il creditore formalmente potrà rivolgersi sia al debitore che al fideiussore, a meno che la fideiussione non comporti il beneficio di escussione, ovvero la clausola tramite cui il fideiussore può rifiutarsi di effettuare il pagamento fino a che il debitore non si sia rivelato inadempiente.