L’Agenzia delle Entrate, in data 18 settembre 2013, con la circolare 29/E, ha chiarito alcuni dubbi interpretativi in merito al Decreto Legge 63/2013, poi convertito in Legge 90/2013, avente come oggetto le detrazioni fiscali per interventi di risparmio energetico e ristrutturazione edilizia negli edifici e acquisto di mobili e elettrodomestici.
Focalizzeremo la nostra analisi sulle detrazioni fiscali 50% su elettrodomestici e mobili che costituiscono la vera novità di tale legge. Gli altri elementi infatti non sono nuovi, ma semplicemente delle riformulazioni, per l’anno in corso, delle percentuali di detraibilità delle ristrutturazioni edilizie e degli interventi volti a aumentare il risparmio energetico degli edifici che già esistevano in precedenza.
Il governo, all’interno del decreto crescita, ha deciso di incentivare l’economia fornendo delle agevolazioni fiscali a supporto dei consumi destinati all’abitazione. Tra questi, oltre a una maggiore detrazione fiscale delle opere eseguite, vi è ora la possibilità di detrarre il 50% di tutti i mobili ed elettrodomestici acquistati nel corso delle opere di ristrutturazione o adeguamento energetico.
Questo significa che lo Stato ci permette di recuperare il 50% del costo dei mobili e elettrodomestici di casa acquistati durante la ristrutturazione o l’adeguamento energetico. Risulta essere senza dubbio un incentivo importante e da valutare attentamente.
Innanzitutto è necessario che gli elettrodomestici e i mobili acquistati siano nuovi, di categoria energetica A+, e che siano destinati all’arredamento dell’immobile oggetto di ristrutturazione o adeguamento energetico.
Facciamo attenzione che non vi è l’obbligo che siano destinati a arredare o a essere posizionati nella zona oggetto di ristrutturazione o adeguamento energetico, ma solo nel medesimo immobile. Questo significa che potremo comprare qualsiasi mobile o elettrodomestico di casa e beneficiare della detrazione fiscale 50% su elettrodomestici e mobili.
Il fatto che l’acquisto dei mobili e elettrodomestici non sia collegato al posizionamento nei locali soggetti a intervento di adeguamento energetico o ristrutturazione, determina che non dovremo attendere l’ultimazione di tali interventi per l’acquisto, potremo procedere da subito ma dovremo ricordarci di pagare tramite bonifico o carta di credito. Infatti, per potere beneficiare delle detrazioni fiscali 50% su elettrodomestici e mobili, sono ammesse solamente queste due forme di pagamento e rimangono indetraibili acquisti fatti comcontanti o con assegni o altre forme di pagamento.
Non sono invece comprese le spese per acquisto dei complementi di arredo, come tendaggi, porte, pavimentazione e via dicendo.
Ribadiamo infine che per beneficiare delle detrazioni fiscali 50% su elettrodomestici è necessario che l’acquisto sia collegato a
-Interventi di manutenzione ordinaria aventi ad oggetto le parti comuni dell’edificio residenziale.
-Interventi di manutenzione straordinaria aventi ad oggetto sia le parti comuni dell’edificio residenziale che l’edificio residenziale stesso.
-Interventi di restauro e di risanamento conservativo aventi ad oggetto sia le parti comuni dell’edificio residenziale che l’edificio residenziale stesso.
-Interventi di ristrutturazione edilizia aventi ad oggetto le parti comuni dell’edificio residenziale.
Le detrazioni rappresentano quindi una possibilità molto importante.
– Interventi necessari per ripristinare o ricostruire un immobile a seguito di eventi calamitosi o in zone dove è stato dichiarato lo stato di emergenza;
– Interventi di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia eseguite da imprese – mentre nei casi precedenti devono essere eseguiti da privati – che nell’arco di 6 mesi provvedano a vendere o assegnare gli immobili.