Ricercare un finanziamento per avviare una nuova attività imprenditoriale è ormai una necessità visto il periodo di crisi e l’impossibilità da parte delle banche di erogare prestiti. Vediamo come è possibile richiedere un finanziamento agevolato e a fondo perduto per avviare una nuova impresa e soprattutto chi può richiederlo e a quale ente rivolgersi.
Partiamo da una semplice osservazione che spesso può sembrare banale e scontata ma credetemi non lo è. Per poter avviare una nuova impresa, prima di ogni cosa l’utente futuro imprenditore deve avere delle buone conoscenze imprenditoriali e deve soprattutto avere in mente un’idea progettuale ben chiara e definita. Sorvolando sul discorso “conoscenze imprenditoriali”, soffermiamoci brevemente sul concetto di “idea progettuale” che rappresenta un passo fondamentale per chi desidera avviare una nuova impresa usufruendo di finanziamenti agevolati e a fondo perduto. Infatti, poter richiedere un finanziamento avendo tra le mani un business plan ben definito e “vincente” ossia un documento che attesti l’idea progettuale nei minimi dettagli corredato da analisi di mercato e costi di avvio necessari, rappresenta il primo passo per poter richiedere un finanziamento.
Sono presenti enti e agenzie nazionali per lo sviluppo delle imprese come ad esempio InvItalia e SviluppoItalia che hanno l’obiettivo di erogare finanziamenti a giovani imprenditori che possiedono determinati requisiti e a determinate (vantaggiose) condizioni. Tali richieste sono definite a “sportello” nel senso che esaminate ed erogate in ordine cronologico di arrivo della richiesta. Erogazione, ovviamente, soggetta ai requisiti che a seguire esamineremo.
Come già accennato prima, gli enti e le agenzie sopra citate hanno come obiettivo l’erogazione di un finanziamento a giovani imprenditori sia nel settore lavoro autonomo che nella micro impresa. Ciò significa che un giovane disoccupato o inoccupato che precisamente non percepisca reddito e che non sia legato a qualche società tramite quote societarie da almeno 3 anni e che ovviamente non sia titolare di partita iva, può richiedere un finanziamento sia per l’apertura di uno studio professionale (lavoro autonomo) che per l’apertura di un’impresa sia essa un negozio commerciale piuttosto che un bar o un ristorante e così via. Inoltre, il giovane disoccupato non deve aver superato il limite di età di 36 anni al momento della richiesta.
Nel caso di lavoro autonomo è possibile richiedere una cifra massima di circa 26.000 euro (estendibile a 30.000) mentre per la microimpresa la cifra massima è di circa 130.000 euro. La formula di finanziamento prevista è la seguente: il 50% della somma richiesta verrà finanziata tramite un finanziamento a fondo perduto ossia nessuna restituzione della somma da parte del richiedente mentre per la restante parte (cioè per il rimanente 50%) l’ente/agenzia finanziaerà il giovane imprenditore tramite un finanziamento agevolato molto vantaggioso (soprattutto molto vantaggioso rispetto ai soliti e alti tassi di interesse applicati dalle banche) della durata di 3 anni.
Risulta essere possibile richiedere un finanziamento presentando una domanda online indicando in maniera esatta e precisa sia tutti i propri dati anagrafici che sull’idea progettuale. Non ci sono scadenze nella presentazione della domanda (domanda “a sportello” come già detto) e non esistono graduatorie e punteggi di merito e non sono richieste garanzie patrimoniali o personali. Infine, se la domanda è completa ed esatta in ogni sua parte, il finanziamento verrà erogato con tempi di attesa non troppo alti (circa 6/9 mesi) con erogazione del finanziamento entro 12 mesi dalla richiesta della domanda.