Il marchio è un segno distintivo, quindi dissimile a tutti gli altri marchi registrati, che identifica i prodotti o i servizi di un’impresa ed aiuta il consumatore a distinguerli da tutti gli altri.
Il marchio può essere generale, la marca di una casa automobilistica, o speciale,l nome dell’automobile.
Per essere registrato ed accettato in termini di legge, il marchio deve essere univoco, ovvero non troppo simile ad altri, deve presentare una caratteristica di novità sul mercato, veritiero e consono al buon costume.
Chi fosse interessato a registrare il proprio marchio e vederlo quindi protetto sul territorio dello stato, deve rivolgersi all’ufficio Brevetti e Marchi tramite un’apposita domanda che sarà poi esaminata ed accettata o rifiutata dall’Ufficio.
In tale domanda, l’imprenditore dovrà indicare un unico marchio, con tanto di esemplare, e la descrizione del tipo di prodotto che andrà ad identificare.
Se per l’Ufficio Brevetti e Marchi la domanda è corretta, si provvede alla registrazione vera e propria con relativo attestato consegnato nelle mani dell’imprenditore, che avrà a questo punto un diritto di esclusiva su marchio stesso per dieci anni con possibilità di rinnovo.
Nella realtà dei fatti, a differenza di quanto si pensi, non è solo la figura dell’imprenditore a poter richiedere la registrazione di un marchio ma, ai sensi dell’art. 19/1 del Codice della Proprietà Industriale, chiunque potrebbe richiedere tale registrazione, purché abbia la volontà a far utilizzare il marchio stesso.
Esiste anche il cosiddetto marchio di fatto che rappresenta un marchio senza registrazione effettiva, ma utilizzato per anni e del quale si è dilagata una certa notorietà. Se si tratta di un marchio di fatto a livello locale, però, l’imprenditore non può impedire che altri lo utilizzino in zone diverse.
Qualora il marchio registrato non venisse utilizzato per un periodo di cinque anni dalla data della presentazione della domanda, il titolo decaderebbe anticipatamente, cioè prima dei dieci anni di validità. In questo caso si parla di decadenza per non uso, differente dalla decadenza per scadenza dei termini, ovvero un imprenditore può non prorogare la scadenza dei dieci anni e quindi decade la registrazione.