Se leggendo il titolo avete pensato alle vecchie cambiali, non siete molto lontano dalla verità, ma va fatta qualche precisazione.
Anzitutto, parliamo di un tipo di prestito personale, quindi non finalizzato. Un prestito in cui il richiedente non deve dire all’istituto di credito o all’ente erogatore a cosa gli serviranno quei soldi e che non ha un importo superiore ai 30000 euro,a meno che non si voglia rinunciare a qualche diritto al momento della stipula del contratto.
Il prestito cambializzato è un prestito basato proprio sulle cambiali, insieme al prestito, ci viene consegnato un blocchetto di importi da pagare (generalmente uno al mese) fino all’estinzione.
Questo tipo di prestito è stato progettato dal mercato per venire incontro alle esigenze dei cattivi pagatori (sia lavoratori dipendenti che persone fisiche con partita IVA), oppure di chi non ha ancora maturato il TFR, o ancora è in Italia da poco, pur avendo un lavoro stabile e il permesso di soggiorno nel nostro Paese.
I prestiti di questo tipo non sono registrati in una banca dati. Oltre alle banche, anche alcune agenzie assicurative e alcune agenzie di credito offrono questo tipo di servizio con interessi abbastanza elevati, anche al limite delle leggi antiusura.
Per ottenere i prestiti cambializzati è comunque necessario offrire delle garanzie. Si tratta di finanziamenti utilizzati spesso da chi non ha un lavoro da dipendente e quindi le garanzie devono essere individuate nella presenza di un garante o di un immobile di proprietà.
Il modo migliore per ottenere i prestiti cambializzati è utilizzare la rete, in questo modo è possibile individuare velocemente le offerte di questo tipo disponibili online.