Probabilmente non tutti ne sono a conoscenza, ma è possibile contestare l’estratto conto della carta di credito o della carta bancomat nel caso riscontrassimo la presenza di addebiti che non abbiamo effettuato o altre voci di spesa dalla dubbia origine. Questo significa che potremo contestare l’estratto conto anche in caso di addebito di commissioni non dovute o qualora fossero presenti errori inoltrando formale reclamo presso l’istituto che ha emesso la carta per ottenere lo storno delle spese indebitamente addebitate.
La procedura non è complessa ma è molto importante essere tempestivi, la contestazione si puó effettuare, infatti, solamente se sono trascorsi meno di sessanta giorni dalla data di emissione dell’estratto conto. Trascorso tale termine l’estratto conto si considera accettato da parte del cliente e questi perde ogni diritto di contestazione.
Il circuito sul quale è emessa la carta di credito, sia esso Mastercard, Visa, American Express, o altri circuiti di pagamento, non fa differenza quanto alle procedure di contestazione, che rimarranno sempre uguali per tutti.
Una volta ricevuto l’estratto conto, dunque, sarà nostro obbligo e cura controllarlo approfonditamente, verificando ogni voce di spesa e raffrontandola con le ricevute che i singoli negozianti ci avranno rilasciato ogni qual volta avremo usato la carta di credito o il bancomat.
Queste ricevute sono importantissime, come appresso spiegheremo, e devono essere sempre richieste e conservate accuratamente.
Per contestare l’estratto conto, infatti, dovremo allegare alla lettera di contestazione tutte le ricevute degli addebiti corretti.
Nella lettera dovremo spiegare esattamente quali sono gli addebiti contestati e motivare il perché della contestazione, in modo che la banca che ha emesso la carta di credito possa far partire apposita procedura di verifica.
La lettera di contestazione, con in allegato copia delle ricevute di addebito corretto, andrà quindi inviata tramite raccomandata presso la sede della banca che ha emesso la carta di credito o il bancomat il cui estratto conto viene contestato.
L’istituto bancario avrà dunque 30 giorni di tempo per rispondere all’utente, aderendo alle richieste di questi, quindi stornando gli addebiti contestati, oppure motivando il mancato storno. Trascorso tale termine sia nel caso il cliente non sia soddisfatto della risposta ricevuta, sia nel caso non abbia ricevuto alcuna risposta, sarà suo diritto rivolgersi all’Arbitro Bancario e Finanziario.
Si innescherà così una procedura di risoluzione delle contestazioni stragiudiziale, al termine della quale il cliente avrà diritto a richiedere l’intervento del giudice ordinario se ancora riterrà che i propri diritti non siano stati riconosciuti.