Oggi spieghiamo come calcolare il reddito riparametrato.
Spesso e volentieri gli studenti si trovano a dover compilare molti documenti durante la loro prima iscrizione all’università.
A volte si trovano spiazzati riguardo a certe informazioni di cui non avevano mai sentito parlare.
Uno di questi casi, molto probabilmente, è proprio il reddito riparametrato che le università chiedono al momento dell’iscrizione.
Innanzitutto chiariamo il significato effettivo di reddito riparametrato.
Risulta essere una sorta di fascia reddituale che oggi le università italiane chiedono agli studenti al momento dell’iscrizione, per calcolare l’importo vero e proprio da imporre per le tasse scolastiche.
Infatti le famigerate tasse universitarie non sono uguali per tutti, ma variano in base alla fascia reddituale di appartenenza, chiamata appunto reddito riparametrato oppure reddito equivalente.
La formula ufficiale per il calcolo è Reddito riparametrato = (RT-IN-DS)/SE
dove RT altro non è che il reddito imponibile che troviamo nel 730 nostro o della famiglia di appartenenza alla riga 14, IN sono le imposte nette pagate che compaiono alla riga 51, DS sono le eventuali detrazioni per altri studenti all’interno del nucleo familiare ad esclusione del dichiarante, e SE è una scala di equivalenza, relativa al numero dei componenti del nucleo, così rappresentata:
Scala di Equivalenza:
componenti 1 =0,45 valore da utilizzare
2 =0,75
3 =1,00
4 =1,22
5 =1,43
6 =1,62
7 =1,80
e via dicendo, sommando 0,15 in più per ogni componente aggiuntivo oltre al settimo.
Quindi ricapitoliamo, carta, penna, 730 e calcolatrice alla mano, ora hai tutti i dati che ti servono per ottenere il tuo reddito di riferimento.
Ora che sai come calcolare il reddito riparametrato, puoi andare ad iscriverti alla tua università senza problemi, e pagare le tasse che ti spettano, giustamente e correttamente calcolate in base alle possibilità effettive della tua famiglia.
Attenzione: questa fascia di reddito ricalcolata non ha nulla a che vedere con l’ISEE, che rappresenta un’altra tipologia reddituale, che tiene conto di molti parametri in più. Molti infatti si confondono con i termini e pensano di poter consegnare proprio quella documentazione che in genere si utilizza per tante altre fasce di rettido.
In ogni caso, se una persona trovasse delle difficoltà nel calcolo, ci si può rivolgere senza problemi e gratuitamente ad un CAF nella città di riferimento, oppure al commercialista di fiducia.
Ricordati solo di portare con te tutti i documenti che possono servire, a partire da un 730 aggiornato all’anno di riferimento dell’iscrizione scolastica.