La procedura per aprire uno studio legale è abbastanza lunga e complicata, in questo articolo spieghiamo cosa bisogna fare.
I requisiti minimi di partenza sono, chiaramente, la laurea in giurisprudenza che avrai sicuramente conseguito se stai leggendo queste righe, il praticantato obbligatorio e l’iscrizione all’albo degli avvocati.
Devi essere in possesso di una certa somma di denaro per riuscire nel tuo intento; come si sa, nulla è gratis. Individua una zona strategica per aprire il tuo studio: ad esempio potresti puntare ad un quartiere o un comune sprovvisti di studi legali nelle immediate vicinanze.
Potrebbe essere un buon punto di partenza essere in una zona di passaggio e avere a disposizione un buon numero di parcheggi. L’ideale sarebbe posizionarlo vicino ad altri uffici di natura diversa dal tuo.
A quel punto ti dovrai armare di molta intraprendenza e spirito di iniziativa; dovrai cercare di invogliare i possibili futuri clienti offrendo un servizio che si differenzi da quelli già presenti sulla piazza.
Se desideri, per motivi anche economici, aprire uno studio associato dovrai armarti di tanta capacità di collaborazione con altri colleghi e professionisti. Calcola in questo caso che limiterai la concorrenza e ti potrai avvalere di esperienze e capacità altrui e non basarti solo sulle tue conoscenze.
Innanzitutto dovrai aprire una partita IVA per esercitare la tua attività; basta recarsi alla Camera di Commercio della zona. Se hai qualche dubbio in merito, puoi informarti consultando il sito dell’Agenzia delle Entrate. C’è una sezione che spiega le modalità per aprire la partita IVA senza intoppi.
Un avvocato, per aprire il suo studio legale, deve anche dichiararsi al registro delle imprese, ma in questo caso si può operare direttamente online sul sito.
I contributi pensionistici vanno poi versati alla Cassa Nazionale di Previdenza Forense.
Dovrai dichiarare i tuoi redditi e pagare l’IRPEF proporzionale in base all’ammontare dei tuoi guadagni. Come tutti i liberi professionisti, ti converrà appoggiarti ad un commercialista.
Per limitare le spese, esistono anche gli studi legali in franchising, molto interessanti per le pratiche più snelle e per la logistica sicuramente meno costosa. Chiaramente una percentuale dei guadagni apparterrà alla casa madre.
Aprire uno studio legale non è quindi semplice.