In questo articolo spieghiamo cosa sono il bilancio preventivo e consuntivo.
Bisogna fare da subito una distinzione tra bilancio preventivo e bilancio consuntivo, perché ai fini aziendali è molto importante.
Il bilancio preventivo viene redatto con un anno in anticipo rispetto all’esercizio a cui si riferisce. Per fare un esempio, nel 2014 un’azienda redige il bilancio preventivo per il 2015. Si basa sulle spese che si ipotizza di sostenere in futuro e le entrate che si prevede di ottenere. Anche se sembra un documento poco realistico, in realtà è fondamentale per un’impresa fare delle previsioni future e viene redatto in modo attento ed oculato.
Il bilancio consuntivo, invece, viene redatto alla fine dell’esercizio e sta ad indicare le spese e le entrate realizzate nell’anno, si stabilisce un eventuale utile, laddove le entrate abbiano superato le spese, un pareggio laddove si equivalgano o una perdita se le spese sono state superiori.
Facendo poi un confronto con il bilancio preventivo relativo a quell’esercizio, ma redatto nell’esercizio precedente, si stabilisce se tutte le spese effettuate erano già state previste e se non fosse così, di quanto sono state superate. Ad un primo acchito sembrano informazioni banali, ma per un’impresa appaiono invece fondamentali per non commettere grossi errori di stima.
Il bilancio consuntivo è anche chiamato rendiconto generale e si riferisce quindi ad un esercizio già terminato riportando quindi dati ormai certi e sicuri. Mentre quello preventivo, come già sottolineato, effettua solamente previsioni. Il consuntivo , in base al momento preciso al quale si riferisce, si può suddividere ulteriormente in bilancio preventivo di cassa o bilancio preventivo di competenza.
Il bilancio di cassa considera i pagamenti e gli incassi dell’azienda, quindi parliamo di somme di denaro effettivamente entrate o uscite dal patrimonio aziendale. Può capitare che le previsioni del bilancio di cassa non si realizzino completamente, formando così per l’esercizio successivo avanzi o disavanzi, che saranno indicati nel bilancio successivo sotto forma di somme da pagare o riscuotere.
Il bilancio di competenza indica i debiti e i crediti dell’impresa non ancora pagati o riscossi. Quando un’obbligazione prevista nel bilancio di competenza non risulti pagata si avranno residui passivi, mentre un’obbligazione prevista non è stata ancora riscossa diventa un residuo attivo per l’azienda.