In questa guida cerchiamo di capire come trovare l’assicurazione meno cara. La concorrenza delle varie compagnie assicurative nella offerta di polizze si traduce di fatto con delle agevolazioni per i nuovi clienti, mentre le tariffe per i clienti si allineano fra le diverse compagnie.
Non è una sorpresa, in quanto questo presunto libero mercato, di fatto è tutt’altro che libero, essendo la assicurazione dei veicoli, dei motoveicoli e dei ciclomotori obbligatoria, il che rende le compagnie di assicurazione abbastanza sicure di poter mantenere i loro clienti, se non a fronte di eventuali offerte di ingresso da parte di altre compagnie.
L’auto costa sempre di più, la benzina ha superato i 2 Euro e la polizza assicurative cresce in continuazione, con aumenti negli ultimi due anni che vanno dal 5% e 6% di Milano e bologna, al 30% di Napoli e Bari.
Il modo di sfruttare questa concorrenza in modo da risparmiare è, di fatto, quello di cambiare compagnia assicurativa e di sfruttare in questo modo le offerte delle assicurazioni online.
Secondo una indagine di Soldi e Diritti, per risparmiare sulla assicurazione occorre diventare cacciatori di polizze, andando alla ricerca, di volta in volta, della polizza più conveniente, ricerca che dovrebbe risultare facilitata dal preventivo multiplo, di almeno tre compagnie, che gli assicuratori devono consegnare al cliente prima della sottoscrizione, anche se di fatto le sigle delle assicurazioni sono diverse, ma spesso sono raggruppate in una unica grande società che incorpora diverse sigle.
Non basta quindi il preventivo multiplo: della assicurazione meno cara bisogna andarne in cerca e lo si può fare comodamente da casa, tramite internet, chiedendo preventivi a diverse compagnie assicurative, prima di tutto le compagnie online, che offrono polizze a costi mediamente inferiori.
La fedeltà non paga: il risparmio che ha un assicurato con una anzianità alta, inteso come periodo di sottoscrizione della polizza senza incidenti, è davvero minimo.
Per contro, sono molto alte le voci relative all’uso che viene fatto del veicolo se al guidatore abituale viene affiancato un altro guidatore che non appartiene alla stessa classe di merito poiché non sempre la classe di merito dei genitori viene estesa ai figli neopatentati che utilizzano la stessa auto.
L’estensione della classe di merito avviene solo per i veicoli nuovi, assicurati per la prima volta, e dello stesso tipo del veicolo precedente di cui si utilizza l’attestato di rischio.