Il tasso misto è una forma non molto presente tra le banche rispetto al fisso o al variabile.
Facciamo un esempio: se io ho un mutuo a tasso variabile, con l’andamento del mercato finanziario come quello di oggi, la rata può crearmi problemi. Se ho un mutuo a tasso fisso, quando la crisi passerà (e si verificheranno di nuovo i tassi variabili più vantaggiosi), non potrò tornare indietro.
Ora, con il mutuo a tasso misto, possiamo decidere di volta in volta (ogni anno, ogni 5 anni, oppure una volta sola durante il piano di ammortamento) di cambiare il nostro tasso. In poche parole, oggi, scegliendo il tasso misto, potremo pagare con il tasso fisso, domani, quando le acque si saranno calmate sul piano finanziario, potremo cambiare il tasso fisso con quello variabile. Per le banche significa ricalcolare gli interessi, perdere il denaro del tasso di interesse variabile durante la crisi e perdere il denaro in più del tasso fisso dopo la crisi.
Naturalmente, nessuna banca consente facilmente il cambio di tasso di interesse più di 3-5 volte durante il piano di ammortamento e sono pochissime le banche che offrono questo tipo di possibilità.