Oggi presentare la propria candidatura per una posizione di lavoro comporta spesso la necessità di allegare al Curriculum Vitae una buona lettera di presentazione aziendale. Molti candidati vanno nel pallone, quando è richiesto loro l’invio, ma non ci sarebbe motivo di avere timore, perché in pochi passi e con pochi accorgimenti si ha la possibilità di redigere una buona lettera di presentazione aziendale.
Per prima cosa, la lunghezza: non deve essere eccessiva, perché finirebbe con il sortire l’effetto contrario, distraendo chi la legge o annoiandolo o, peggio ancora, lo potrebbe distogliere dai contenuti effettivamente salienti in essa riportati.
Una caratteristica essenziale di qualsiasi lettera di presentazione aziendale è la formalità. Per nessuna ragione bisogna sfuggire a tale regola. Ciò implica che lo stile e gli stessi contenuti devono essere appropriati.
Quindi, in apertura non si possono inserire formule di saluto del tipo “ Caro/a”, ma l’espressione più appropriata sarebbe “Egregio/a”, seguita dal nome della persona titolata alla selezione delle candidature. A tale proposito, va detto che spesso esso è riportato nel testo dell’annuncio, anche se non sempre. Per questo, è consigliabile in alternativa, indirizzare la lettera all’azienda, meglio se al suo ufficio del personale, come con una delle seguenti espressioni: “Spettabile Azienda SpA” o “Spettabile Ufficio del Personale di Azienda SpA” o ancora, “Alla Cortese Attenzione di …. “.
A questo punto dovrà iniziare l’introduzione ai contenuti. Prima ancora di continuare a scrivere, bisogna avere in mente, come dicevamo, la lunghezza. Si consiglia una lettera di non più di 10-15 righe, suddivisa in pi ù paragrafi per renderla più gradevole alla lettura.
Una lettera, ad esempio, di 15 righe potrebbe essere composta da 3 paragrafi. L’introduzione deve essere caratterizzata da concretezza. Immediatamente bisogna scrivere chi si è e quali siano le proprie esperienze professionali, evitando anche in questi casi di dilungarsi, ma concentrandosi sulle posizioni ricoperte più attinenti al profilo per cui vi state candidando.
Non è detto, però, che il candidato abbia alcuna esperienza lavorativa alle spalle, come accade per coloro che sono freschi di laurea io di diploma. In questi casi, allora, è necessario impostare la lettera sugli aspetti più rilevanti del proprio excursus scolastico e universitario.
Nell’uno o nell’altro caso, però, non si deve fare l’errore di autocelebrarsi, perché il selezionatore tenderebbe, se non a scartarvi, a non tenervi nella dovuta considerazione, perché la lettera di presentazione aziendale deve servire a comunicare a chi la legge quali siano le proprie qualità essenziali, non a mostrarsi spocchiosi. Sarà compito del selezionatore verificare il livello di preparazione dei candidati.
Successivamente all’indicazione delle proprie esperienze scolastiche e/o professionali, bisogna evidenziare quegli aspetti che riteniamo ci distinguano dagli altri, in termini non solo e non tanto di pura preparazione accademica o lavorativa, ma caratteriale e di ambizioni.
A tale proposito,il forte suggerimento che vi diamo è di riportare nella lettera di presentazione aziendale tutte le parole chiare eventualmente comparse nell’annuncio con riferimento alle caratteristiche richieste al candidato ideale. Ad esempio, se per la candidatura a una posizione di Team Manager si richiedono intraprendenza, capacità gestionali, leadership, l’essere automuniti, disponibili agli spostamenti, mentalità commerciale, predisposizione al lavoro di gruppo, tutte queste espressioni appena citate sarebbe opportuno che venissero riportate nel testo della lettera, perché comunicherebbero al selezionatore che il candidato avrebbe le stesse qualità richieste per il profilo ideale.
Risulta essere chiaro che nemmeno in questo caso bisogna esagerare fino a riportare l’evidente falso. Ad esempio, se per una posizione si richiede l’approfondita conoscenza della lingua inglese, non si può scrivere di godere di tale requisito, se non si è capaci di accennare a un minimo discorso in inglese, perché comunque si verrebbe scartati ugualmente più in avanti. E’ chiaro che se la nostra conoscenza della lingua inglese fosse accettabile, per quanto non ottima, un pizzico di abbellimento ci potrebbe anche stare.
Risulta essere consigliabile anche di riportare nella lettera quelle esperienze extra-scolastiche ed extra-professionali, che in ogni caso potrebbero renderci più interessanti agli occhi di chi legge. Ad esempio, non sarebbe male citare eventuali vacanze-lavoro o vacanze-studio all’estero, mentre nell’ambito dei corsi universitari è assolutamente importante scrivere delle proprie esperienze Erasmus, nel caso siano state realizzate. Si tratta di elementi molto apprezzati dalle imprese, specie l’aver vissuto anche per un periodo breve all’estero.
Infine, concludere la lettera con un’espressione di questo tipo:
“In attesa di un Vostro riscontro,
Cordialità,
Nome e Cognome”
A questo punto andrebbe evidenziato con un Postum Scriptum di avere allegato il CV, al quale si rimanda per un approfondimento delle informazioni.
Per semplificare l’operazione è anche possibile utilizzare uno dei modelli presenti in rete, come questa lettera di presentazione autocandidatura messa a disposizione dal sito Letteradipresentazione.net.
La lettera, specie se ciò è stato sollecitato, potrebbe anche contenere una foto del candidato, che deve essere stata scattata in maniera formale, meglio se in formato tessera. In ogni caso, l’aspetto deve essere curato, l’abbigliamento elegante e l’immagine deve contenere semplicemente il primo piano del candidato e nient’altro, meno che mai scenari familiari e informali.