Vediamo quali sono le tasse e le detrazioni fiscali sulla casa del 2014. Abbiamo cercato di realizzare un riassunto di quelle che sono le imposte che devono essere pagate sul patrimonio immobiliare, quali Iuc, Imu, Tasi e Tari 2014 nonché le imposte sulla prima casa e le agevolazioni fiscali che si possono usufruire nel redigere la dichiarazione dei redditi o nell’applicare la cedolare secca per gli affitti o ancora per determinare come detrarre gli interessi passivi sul mutuo casa.
Iniziamo con il dire che sono ancora vigenti le detrazioni fiscali del 50% dell’importo speso qualora si decidesse si effettuare opere di ristrutturazione edilizia, acquisto di elettrodomestici e mobili in concomitanza dei lavori stessi e le detrazioni fiscali al 65% per opere volte al risparmio energetico e contenimento dei consumi, così detto eco bonus 2014, di cui abbiamo già parlato in passato e cui rimandiamo per una analisi più dettagliata.
Anche della cedolare secca abbiamo già parlato in passato e risulta tuttora in vigore: si tratta di una agevolazione fiscale pensata dallo Stato per incentivare l’emersione degli affitti in nero e la contrattazione di affitti a canone concordato che permette ai proprietari di immobili di ottenere una tassazione forfettaria su quanto guadagnato a titolo di affitto di immobili abitativi al posto di scontare l’ordinaria aliquota Irpef, in dipendenza del proprio reddito.
La prima casa sarà poi soggetta a Iuc, imposta unica comunale, sommatoria di Tasi e Tares che già conosciamo in quanto in vigore l’anno passato. L’Imu, l’imposta municipale unica, che molti pensano abolita non è stata eliminata del tutto: tutte le case che non sono prima casa o che sono di lusso scontano comunque l’Imu, la quale confluirà nella Iuc, sommandosi quindi a Tasi e Tares.
Visto l’alta incidenza delle tasse sopra citate sulla casa non va dimenticata la possibilità di detrarre gli interessi passivi pagati sul mutuo casa nella quantità del 19%. Si tratta di una agevolazione tuttora vigente e che si attua in sede di dichiarazione dei redditi. Va dunque segnalato al commercialista o al CAAF al quale ci si rivolge la titolarità del mutuo affinché provvedano a indicarci quale documentazione consegnare per eseguire i relativi calcoli della detrazione.
Per coloro invece che volessero acquistare o vendere casa, nei primi mesi dell’anno sono state modificale le imposte di registro, catastali ed ipotecarie. L’imposta di registro è ora definita nel 2% dell’importo pagato per l’immobile in caso di prima casa, nel 12% del prezzo per terreni agricoli e nel 9% del valore per diritti reali di godimento con un minimo di 1.000 euro. Questo se si acquista senza IVA, per esempio da un privato, mentre se si acquista con IVA, quindi per esempio da impresa edile, allora l’imposta di registro è fissa di 200 euro ma si dovranno pagare le imposte catastali e ipotecarie pari a 200 euro ciascuna, al posto di 50 euro ciascuna quando si acquista senza IVA in questo caso.