Le commissioni carta di credito costituiscono il prezzo per l’uso di questo strumento di pagamento. La carta di credito è uno strumento comodissimo visto che consente di pagare senza bisogno di spostarsi con denaro contante, riducendo dunque il rischio di furti.
A fronte di questi vantaggi vi sono dei costi, quantificabili in qualche decina di euro all’anno e che dipendono dall’uso che si fa della carta di credito e dalle condizioni contrattuali applicate. Le commissioni sulla carta di credito possono infatti variare in base al tipo di carta, la cui scelta ovviamente rispecchierà le nostre necessità.
Generalmente tra le commissioni sulla carta di credito applicate a tutti i tipi di carta di credito troviamo il costo di emissione, che viene addebitato il primo anno in sede di emissione della carta e, negli anni successivi, il costo di gestione. A seconda della carta questo costo potrà essere prelevato una volta all’anno o in maniera frazionata durante l’anno, per esempio semestrale, trimestrale, mensile.
Se riceveremo degli estratti conto cartacei potremo trovare addebitato, tra le più comuni commissioni carta di credito, le spese di produzione ed invio dell’estratto conto, che sono una specie di rimborso per la stampa e la spedizione postale.
Se utilizziamo la carta di credito all’estero o in Internet per pagare beni non denominati nella medesima valuta di conto della carta di credito, tra le commissioni sulla carta di credito, vedremo segnalate le commissioni di cambio inclusive generalmente di tutte le spese relative al cambio dell’importo da una valuta all’altra.
La carta di credito è uno strumento di pagamento pensato per essere speso presso i commercianti più che per prelevare contante presso gli ATM, operazione per la quale è preferibile usare il bancomat. Se dunque vorremo prelevare contante presso un ATM, dovremo pagare una commissione, il cui importo varierà se l’ATM è di proprietà dell’istituto che ha emesso la carta di credito o meno, e anche se l’ATM è nel paese dell’istituto che ha emesso la carta di credito o meno. Prelevare contante all’estero, infatti, comporta ulteriori addebiti di commissioni, anche piuttosto elevati a seconda che ci si trovi in Europa o nel resto del Mondo.
Un modo per capire quanto stiamo pagando la carta di credito, ovvero a quanto ammontano le commissioni, e se sia conveniente o meno usare questo strumento di pagamento è il metodo proporzionale. Per ogni estratto conto dividiamo l’effettivo addebito in conto corrente della carta di credito con la somma di quanto abbiamo effettivamente speso presso negozi e prelevato in contanti presso ATM, la parte superiore all’unità è il costo percentuale dell’uso della carta di credito, ovvero quanto paghiamo di commissioni carta di credito per ogni euro speso.