In questo articolo parliamo di conto corrente postale.
Banco Posta, il marchio dei servizi bancari e finanziari di poste italiane, offre da parecchio tempo, oltre agli oramai storici libretti postali, anche un conto corrente che però, a differenza di un normale conto bancario, non è un vero e proprio conto corrente a tutti gli effetti.
Questo perché Poste Italiane non è un istituto bancario ed il conto corrente offerto da Banco Posta è, a tutti gli effetti, non un conto corrente bancario, ma un conto corrente postale.
La differenza sostanziale fra una banca vera e propria e banco Posta è il fatto che una banca deve avere una risorsa minima garantita da un proprio patrimonio, cosa che però, a tutti gli effetti, a oggi difficilmente copre l’intero scoperto degli enti bancari, poiché non esiste più il fondamentale puntello della riserva d’oro equivalente al patrimonio.
Un discorso a parte vale per i libretti postali, i cui fondi sono garantiti non dalla posta, ma dallo stato italiano.
Nella pratica, a parte ovviamente l’idea di prendere il considerazione il rischio del fallimento di Poste Italiano, o meglio del suo marchio Banco Posta, la differenza sostanziale fra un conto corrente postale e un conto corrente bancario è data anche da alcune caratteristiche pratiche.
Gli assegni emessi tramite conto corrente postale, ovvero gli assegni postali, non sono accettati da tutti,
il postamat, ovvero la carta di debito emessa da Bancoposta, funziona all’interno del circuito di banco posta, che è un circuito diverso rispetto a quello dei normali bancomat.
La domiciliazione delle utenze è possibile solo se l’ente erogatore ha stipulato una convenzione con Banco Posta, cosa che vale per i maggiori enti ma non per i nuovi arrivati sul mercato dei servizi e della offerta delle utenze.
Considerazioni da farsi e che spesso, impegnati solo a guardare tassi e spese, rischiano di passare inosservate al momento della scelta di aprire un conto corrente.