In questa guida spieghiamo come risulta essere possibile effettuare la richiesta anticipo TFR.
Come è noto a tutti i lavoratori dipendenti, al termine di un contratto lavorativo è possibile chiedere il TFR, cioè il trattamento di fine rapporto noto a tutti come Liquidazione.
La somma di denaro che il datore di lavoro è tenuto a corrispondere, dal 1 Gennaio 2000, è calcolata solo parzialmente dallo stesso lasciando il calcolo finale agli uffici statali competenti. In questa guida andremo a parlare dell’anticipo TFR, che è possibile chiedere solo in determinate situazioni e rispettando ovviamente alcuni requisiti.
Il caso più importante in cui è possibile richiedere un anticipo del TFR è quello dell’acquisto della prima casa, è possibile chiedere un anticipo del TFR non superiore al 70% del totale maturato nel caso in cui si è in procinto di acquistare una casa per se o per i propri figli, il tutto regolato da un atto notarile. Unico requisito da tenere in considerazione è lo stato dell’acquisto, è possibile infatti ricevere il TFR anticipato solo se la fase di acquisto è in corso, una volta terminata non si ha possibilità di fare ricorso. Se il rogito è stato già firmato è ancora possibile effettuare la richiesta, in questo caso però le pratiche sono più complesse ma il risultato ottenuto è lo stesso se si rispettano le condizioni essenziali.
Il compenso del 70% può essere richiesto anche se la somma di cui si necessita risulti inferiore a tale limite, la richiesta infatti non è vincolata al denaro di cui si necessita pur restando valido il limite del 70% oltre il quale non si può andare.
Dopo quanti anni si chiede un anticipo sul TFR? La soglia minima per richiedere un anticipo del Trattamento di Fine Rapporto è 8 anni, i dipendenti che hanno superato tale soglia di permanenza nella società per cui lavorano possono richiedere questo tipo di modalità.
In conclusione la richiesta di Anticipo TFR può essere fatta al proprio datore di lavoro solo nel caso in cui siano rispettati tutti i requisiti prima descritti, in caso contrario bisogna recarsi negli uffici competenti e richiedere un profilo personalizzato, sperando in alcune modalità meno conosciute introdotte di recente dal nuovo pacchetto legislativo dedicato ai lavoratori.