Tutti i titoli obbligazionari, o di debito, si possono suddividere in due grandi categorie: quelli a tasso fisso e quelli a tasso variabile e questi ultimi potranno essere garantiti oppure no.
Le obbligazioni a tasso variabile nascono una ventina d’anni fa per bilanciare la volatilità del tasso di mercato e nel tempo hanno guadagnato interesse da moltissimi consumatori.
I CCT, certificati di credito del tesoro, sono un tipico esempio di obbligazioni a tasso variabile, con un rendimento a 6 mesi dipendente dall’andamento dei BOT, buoni ordinari del tesoro. I CCT quindi adeguano le cedole al rialzo in base al valore dei BOT, che si aggiorna continuamente. Il valore della cedola è influenzata dalla maggiorazione, detta anche spread, che ultimamente si aggira attorno allo 0,15. Rari e obsoleti sono i casi di CCT con rendimento 0,30.
Per sottoscrivere un’obbligazione a tasso variabile, l’importo minimo consigliato è di 1.000 euro. Poi si sale con i suoi multipli, cioè 2000 euro, 3000 euro e così via. Il rendimento effettivo che si guadagna dai titoli va calcolato decurtando la detrazione imposta per legge.
Vediamo quando conviene acquistare e vendere questo tipo di obbligazioni. In sostanza, è importante capire come e quando muoversi in questo particolare mercato obbligazionario, per trarne un maggior vantaggio.
Quando il mercato presenta un generale rialzo dei tassi, è il momento più adatto per acquistare i certificati di credito del Tesoro, mentre non bisogna farsi tentare dall’acquisto quando sono in fase calante. Chiaramente il rischio d’investimento è maggiore nei titoli a cedola variabile rispetto a quelli a rendimento fisso, stabilito già a priori. E più alto è il rischio, più alti possono essere anche i guadagni, se ci si muove oculatamente.
Quindi bisogna aver ben chiari a mente i punti fondamentali, ovvero la differenza tra tasso fisso e variabile, la tassazione applicata dallo Stato, muta in base alle leggi, e anche i momenti migliori per l’acquisto e per la vendita, periodo di ribasso.
Così facendo, quando ci si recherà allo sportello per riscuotere il valore del titolo, si potrà avere una bella soddisfazione.
L’accredito avverrà entro tre giorni dalla richiesta di vendita.