La lettera liberatoria del Banco di Napoli, come nel caso di qualsiasi altro istituto di credito, rappresenta una certificazione formale che attesta l’avvenuta estinzione di un debito da parte di un mutuatario nei confronti della banca. Quando un cliente contrae un prestito o un mutuo, si impegna a rimborsare la somma ricevuta secondo le modalità e nel tempo stabiliti nel contratto. Al termine del rimborso, il rapporto debitorio si esaurisce; tuttavia, l’effettivo aggiornamento della situazione debitoria nelle banche dati creditizie, come quella gestita da CRIF (Centrale Rischi Finanziari), potrebbe non essere immediato.
La lettera liberatoria, quindi, diventa un documento cruciale per il soggetto che ha terminato il rimborso del finanziamento. Grazie a questa lettera, il cliente può dimostrare a qualsiasi altro creditore o ente interessato che il debito precedentemente contratto è stato interamente saldato e che non vi sono più obbligazioni pendenti con la banca che ha emesso il documento.
Nel contesto della Centrale Rischi, gli eventi legati alle posizioni debitorie di ciascun soggetto vengono segnalati e conservati per periodi di tempo differenziati a seconda della natura del rapporto creditizio e del comportamento di pagamento del debitore. Per esempio, se si verificassero ritardi nel pagamento delle rate, questa situazione potrebbe portare a una segnalazione negativa per un periodo che varia da 12 a 24 mesi, a seconda del numero di rate non pagate e a condizione che poi siano state regolarizzate.
Invece, quando il finanziamento è stato regolarmente estinto, i dettagli del rapporto di credito rimangono nella Centrale Rischi per 60 mesi dalla data di chiusura effettiva. Se invece il finanziamento non viene rimborsato, i dati possono rimanere memorizzati fino a 36 mesi dalla data di scadenza contrattuale.
La liberatoria del Banco di Napoli, quindi, serve a fornire una prova immediata dell’assenza di debiti, indipendentemente dai tempi tecnici di aggiornamento delle banche dati. Soprattutto quando il debitore intende accedere a nuovi finanziamenti, la lettera liberatoria può assumere un ruolo fondamentale per ottenere la fiducia del nuovo creditore e accelerare il processo di valutazione creditizia, offrendo un’attestazione affidabile del merito creditizio del richiedente. Nel caso di ulteriori necessità informative, i dettagli specifici e i tempi di cancellazione dei dati possono essere consultati direttamente sul sito della CRIF o mediante contatto con l’istituto bancario.
Indice
Come scrivere una richiesta liberatoria Banco di Napoli
Una richiesta liberatoria a una banca, come il Banco di Napoli, è un documento formale in cui un cliente o rappresentante di un’entità aziendale chiede alla banca un certificato che attesti la regolarità dei pagamenti o la chiusura di un finanziamento. Le informazioni essenziali che devono essere presenti in tale richiesta includono
Intestazione della Richiesta
– “Oggetto: richiesta liberatoria” per indicare il motivo della comunicazione.
Dati Personali del Richiedente
– Nome e cognome completi del richiedente.
– Luogo e data di nascita per identificare in modo univoco il richiedente.
– Indirizzo di residenza completo, incluso il codice di avviamento postale (CAP) e la provincia (PR), per le eventuali comunicazioni e invio della documentazione.
– Codice fiscale (C.F.), necessario per l’identificazione fiscale del richiedente.
Dati Professionali o Aziendali del Richiedente
– Qualifica o titolo (ad esempio, titolare, amministratore, legale rappresentante) che illustra la posizione o il ruolo del richiedente all’interno dell’azienda o della ditta.
– Nome completo della ditta o della società di cui fa parte il richiedente.
– Sede legale dell’azienda con indirizzo completo, per eventuali controlli o comunicazioni.
– Partita IVA o Codice Fiscale dell’azienda, per la sua identificazione fiscale.
Dati del Finanziamento in oggetto
– Numero della pratica o del finanziamento per il quale si richiede la liberatoria, in modo che la banca possa facilmente recuperare i dettagli specifici.
Richiesta Specifica
– La richiesta esplicita del certificato di liberatoria, con l’indicazione della priorità o dell’urgenza.
Delega per il Ritiro della Documentazione
– Indicazione di una persona o entità delegata autorizzata a ricevere la documentazione in nome e per conto del richiedente.
Indicazione per l’Invio Anticipato della Documentazione
– Modalità preferita per la ricezione anticipata della copia del documento (via fax, e-mail o PEC), e relativi contatti.
Chiusura e Formula di Cortesia
– Luogo e data della richiesta, per documentare quando e dove è stata redatta.
– Firma del richiedente, per autenticare la richiesta.
La richiesta liberatoria dovrebbe essere scritta in un tono formale e cortese, rispettando le norme di professionalità tipiche delle comunicazioni in ambito bancario e finanziario. È essenziale che tutte le informazioni richieste siano complete, corrette e leggibili, per assicurare un processo veloce e senza intoppi.
Modello richiesta liberatoria Banco di Napoli
Oggetto: Richiesta Liberatoria
Il/La sottoscritto/a [Nome e Cognome], nato/a a [Luogo di nascita], il [Data di nascita] e residente a [Indirizzo completo di residenza] CAP [Codice di Avviamento Postale] PR. [Sigla provincia]
C.F. [Codice Fiscale]
in qualità di [Ruolo o qualifica] della ditta/società [Nome della Ditta/Società]
con sede a [Indirizzo completo della sede legale] P.IVA/CF [Partita IVA o Codice Fiscale]
richiede con cortese urgenza il certificato di liberatoria relativo alla pratica di finanziamento con la Vs. Spett.le Società, prat. [Numero della pratica].
A tal proposito delega la [Nome della persona o entità delegata] a ricevere tale documentazione in originale, all’indirizzo sopra riportato.
Vogliate cortesemente anticipare a mezzo fax/e-mail/PEC [Numero di fax/e-mail/PEC dove inviare la copia del documento] copia di tale documento richiesto.
Luogo e data
In fede [Firma autografa del richiedente]