Avvicinare le persone, saper parlare e presentarsi, sono esercizi importanti. Soprattutto a chi, nuove conoscenze, potrebbero essere utili in futuro. Risulta essere questa la vera logica del networking, lo scambio. Di competenze, di informazioni, di pensieri. Tutto questo ci arricchisce e, se curato nei modi, può valere molto più di tanti colloqui di lavoro. Vale quindi la pena riflettere su accortezze a cui non avremmo mai fatto caso. Sono tantissime le occasioni in cui potremmo creare delle opportunità, ma spesso neanche ce ne accorgiamo. Ecco qualche dritta per prestare attenzione a tutti i dettagli, nessuno escluso.
Fare network significa
Il segreto per un networking ottimale è “scoprire cosa poter fare per qualcun altro”. Ma attenzione: si tratta di un atteggiamento di apertura in generale, e non di comportarsi come se dovessimo per forza concludere un affare o chiudere un contratto con qualche cliente. Rendersi utili, disponibili, e lasciarsi sempre buoni rapporti alle spalle, con chiunque collaboriate.
Diventa un Newtorker Super
I bravi networker si divertono a far conoscere le altre persone fra loro. Quando pensi qualcosa, voi tendete a pensarlo e basta, loro, invece, lo fanno. Agire – sul buon senso, certo – e non restare mai fermi per troppo tempo.
Trattare tutti come dei re
Ognuno merita di essere trattato con gentilezza e rispetto. Cercare di capire chi è chi, rende la vita molto più semplice (e in questo i social network professionali sono utilissimi). Inoltre, quello che vediamo come un rospo potrebbe in realtà essere un principe o una principessa per qualcun’altro. Sempre massima attenzione ai dettagli!
La gentile arte del Conversare
Una qualità fondamentale del networker abile è il suo stile di conversazione. Il networker è sempre concentrato, ascolta attentamente, dà l’impressione di essere interessato anche se non lo è, e non si contraddice mai.
Ricordati di me
I networker esperti dicono è bello vederti o è un piacere rivederla. Sanno che funziona meglio di piacere di conoscerti. Ma attenzione, il secondo saluto diventa problematico se non ci si è mai visti prima. Se non ricordate di aver mai visto una persona chiedete sempre prima informazioni a qualcuno di fiducia!
Il potere del 7
Negli eventi conviviali, il numero minimo di bigliettini da visita da portare è sempre 7. Pensateci: aziende o associazioni hanno sempre tavoli da 8 persone. In questo modo avrete un bigliettino da visita per ciascun commensale al vostro tavolo. Ma portatene di più. Ricordate, i bigliettini da visita non sono mai abbastanza. E se li si dimentica? Vale la pena, allora, tornare a casa a prenderli o trovare il modo di ristamparli a stretto giro.
Se si chiama biglietto da visita, un motivo ci sarà
Alcune persone non danno volentieri fin da subito loro biglietto da visita perché pensano che sia una forma d’invadenza, una presa di confidenza fuori luogo. Nulla di più sbagliato. E’ solo un piccolo pezzo di carta con il vostro nome e i vostri riferimenti. Ma è uno dei primi passi fondamentali per “tracciare” il vostro network!
Per qualsiasi ragione, non hai un bigliettino da visita?
Creane uno. Personale e personalizzato. Su Internet sono innumerevoli le risorse e i siti che propongono creatività e grafiche, dalle più semplici alle più vivaci. Anche chi non fa un lavoro a contatto con altra gente, chi ha un lavoro che non presuppone l’uso dei bigliettini da visita, deve averlo. E deve tenerne sempre qualcuno nel portafogli. Attenzione: i dati devono essere chiari e definitivi, bisogna scrivere di cosa di occupate e in cosa siete specializzati. Prima di stamparlo controllate sempre una volta di più la bontà delle informazioni e, piccolo consiglio: scrivete anche il rimando al vostro profilo professionale sul web!
Stile Meishi
In Giappone lo scambio di meishi (bigliettini da visita) è una grande arte. Si presenta rispettosamente con due mani, con il nome rivolto verso il destinatario. Il bigliettino non viene mai “afferrato” con disinvoltura e messo in tasca, senza prima un attento colpo d’occhio. Sembra un dettaglio trascurabile, invece trattare con attenzione il bigliettino da visita di qualcuno è il primo segno di interesse e rispetto.
La forza del sorriso
Sorridete dal primo momento. Sorridete e vi sorrideranno. E’ un atteggiamento automatico, perché è il cervello a funzionare in questo modo. Un sorriso apre le porte alla comunicazione amichevole. E’ la risorsa migliore per un buon networking. Non dimenticarlo mai a casa!
Meglio prima che poi
Negli affari il momento migliore per scambiarsi i bigliettini da visita è certamente durante il primo incontro. Fa’ sì che appaia come la tua introduzione “naturale”, così non si creerà disagio o titubanza.
Il Networking in coppia è più divertente
Quando puoi, “viaggia” in coppia. Quando si viaggia in coppia, si ha un buon “back-up” e un maggior senso di sostegno e di sicurezza. Quando ne hai l’occasione, unisciti a chi ne sa più di te. Quando sei tu ad ad avere opportunità di incontro, invita sempre anche qualche amico. Un compagno di squadra qualificato può essere l’ancora di salvezza nella folla.
La matematica del buon Networking: 1 + 1 = 4
Quando sei seduto ad un tavolo di otto o dieci persone, fa sì che ci siano almeno due persone tra te e il tuo compagno di squadra. In questo modo, si le persone nuove che avrai conosciuto saranno quattro, e non solo due. Pessima matematica. Ma ottima regola.
Fai sempre il primo passo
Se il tuo compagno di squadra non ti presenta a nessuno, può darsi che se ne sia dimenticato il nome. Fatti avanti, porgi sempre prima che puoi la mano, presentati e chiedi subito il nome dell’altro. Avrai aiutato anche il tuo amico a ricordarsi chi ha davanti!
Baciare tanti rospi non ripaga!
Partecipare ad un evento, ad un’occasione di incontro, non permette necessariamente un buon networking. Per costruire la tua rete di contatti, devi essere sempre “sul pezzo”. Partecipa a tutti gli eventi possibili, non solo di lavoro o in qualche modo professionali. Programmati – per esempio – un obiettivo personale di tot* nuovi contatti a settimana. Dopo un po’ di tempo i tuoi contatti saranno moltissimi, e con loro avrai accesso, a tua volta, anche alle loro reti di conoscenze. Senza dover baciare nessun altro rospo.
Continua a girare nel loro “stagno”
Quando incontri gente nuova, ricorda di non passare tutto il tempo a parlare solo delle persone che conoscete in comune. Parla di te senza ergerti a grande esperto, accenna alle persone con cui hai lavorato o che hai conosciuto in passato e perché. Usa il web e cerca di essere sempre presente, anche quando mancano le occasioni di incontro organizzate. Oppure, organizzale tu. Il networking deve essere ottimizzato. Può diventare noioso, ripetitivo, ma non importa: non puoi sapere cosa stai seminando per il tuo futur