In questa guida cerchiamo di capire se investire in BTP conviene.
I BTP, Buoni del Tesoro Poliennale, sono delle obbligazioni emesse dallo Stato con lo scopo di trovare una copertura finanziaria per il debito pubblico.
I BTP sono solo uno dei titoli emessi dallo Stato e si caratterizzano per il fatto di avere una durata medio lunga, con scadenza di tre, cinque, dieci, quindici e trenta anni, e un tasso fisso con una cedola staccata semestralmente.
Gli investitori incassano quindi pagamenti costanti ogni sei mesi, oltre allo scarto di emissione.
I BTP rappresentano quindi un investimento a medio lungo termine e risultano particolarmente interessanti quando si prevede una diminuzione dei tassi d’interessse.
Il tasso applicato al titolo rimane infatti lo stessso per tutta la durata dell’investimento e quindi, in caso di una diminuzione dei tassi d’interesse nel lungo periodo, si ottiene un rendimento superiore a quello della media del mercato.
I BTP vengono collocati sul mercato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze tramite due aste mensili a cui hanno accesso gli operatori autorizzati. I cittadini che vogliono acquistare BTP devono quindi rivolgersi alla propria banca o a un altro operatore autorizzato.
Risulta anche importante ricordare che i BTP si caratterizzano per un’elevata liquidità, è infatti possibile comprarli e venderli prima della scadenza sul mercato secondario.
Investire in BTP comporta anche delle spese, sono infatti presenti delle commissioni. Risulta importante notare come queste sono solitamente più basse quando si utilizza una banca online visto che è possibile pagare lo 0.20% invece che lo 0.50%.
Per quanto riguarda l’importo dell’investimento, l’importo minimo è di mille euro e anche in questo caso bisogna fare attenzione alle commissioni. Queste hanno infatti un valore minimo e quindi la percentuale può incidere maggiormente sul capitale.